Praticamente si è ormai al giro di boa per questa campagna melicola; campagna dove, afferma Pilati, "registriamo un aumento della produzione del 10% (cfr. FreshPlaza dell'11/09/2015)".
Simone Pilati, direttore generale de La Trentina, nello stand del consorzio a Fruit Logistica 2015.
"L'andamento delle mele rosse e delle bicolore – continua - è positivo, più dello scorso anno. Sul mercato notiamo una maggiore presenza di mele rosse e bicolor polacche, rispetto agli anni passati, ma questo è un mercato in cui offriamo qualità, pertanto non notiamo cali nelle vendite, avendo anche investito nelle reti commerciali prima di loro. La Gala sta avendo riscontri positivi sia in Italia sia in Medio Oriente, nell'Africa del Nord e anche in Brasile, dove ha trovato un suo spazio: è la mela più globale che ci sia, con il suo equilibrio tra la dolcezza del succo e la croccantezza".
Meno brillante invece la stagione della Golden Delicious. "Pur avendo ottimi ritmi di vendita, prezzi e buona qualità – spiega il direttore generale - non va bene quanto le rosse: un po' da tutte le zone di produzione arriva più merce di seconda categoria. Questo perché probabilmente l'estate calda e le piogge durante il conferimento hanno portato a un prodotto più delicato, con una buccia più sottile e più facilmente ammaccabile". A questo si aggiunge una mappa dei consumi che, per la mela per antonomasia, sta cambiando: "Il consumo della Golden Delicious in Europa è in calo nelle aree classiche, mentre rimane una buona richiesta da parte dell'Est Europa".
Mele a marchio La Trentina.
Proprio sull'estero però, continua Pilati, "restano i problemi geopolitici con diversi mercati di destinazione: l'Algeria ha introdotto un regime protezionistico, l'Egitto delle restrizioni sul credito (per citarne solo alcuni, ndr). I volumi restano quelli, ma c'è meno dinamismo per il complesso scacchiere geopolitico che si è venuto a creare. Questo influenza un po' tutte le mele, Golden in testa perché è la più commercializzata. Tuttavia la stagione è ancora lunga".
Ma una ricetta per affrontare la complessità politica internazionale probabilmente c'è. Negli ultimi anni, la politica commerciale de La Trentina è stata quella di dividere l vendita equamente 50% verso il mercato italiano, 50% verso quello estero. "L'importante – riprende Pilati - è diversificare i mercati di destinazione fuori confine (oggi ne abbiamo più di 40) perché è facile assistere a singoli stati o aree che possono avere dei problemi. Poter contare su flussi diversificati permette di evitarli o stemperarli: l'abbiamo fatto con la Russia dell'embargo, lo stiamo facendo con il Nord Africa. Dobbiamo sempre prestare attenzione alla situazione politica mondiale".
Lo stand dell'edizione 2015 di Fruit Logistica, in primo piano Simone Pilati.
Per il 2016 continuerà il progetto di riorganizzazione avviato quest'estate. "Ad agosto 2015 abbiamo iniziato il nostro progetto di passaggio dai soci alla Trentina degli impianti di precalibrazione e confezionamento (cfr. FreshPlaza del 27/07/2015), con l'obiettivo di ottenere maggiori economie di scala. Se in passato curavamo solo la parte commerciale delle mele prodotte dai nostri soci, oggi siamo entrati nella produzione, gestendo non solo i ricavi, ma anche i costi. Questo ci permetterà maggiore attenzione al processo industriale della lavorazione, con un'ottica unica".
Mentre sul fronte della commercializzazione, conclude il direttore generale, "dobbiamo essere concentrati sui nostri valori, il primo dei quali è il territorio. Dobbiamo puntare sulla qualità percepita: queste mele vengono da un territorio vocato e ce l'abbiamo sulla carta d'identità; dobbiamo essere sempre più incisivi nel raccontare questo legame mela-territorio".
Il Consorzio La Trentina sarà a Fruit Logistica, nel padiglione 2.2, stand D-02, all'interno dello spazio Trenino Sviluppo. Alla fiera, La Trentina porterà la sua ampia varietà di prodotti: Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Granny Smith, Morgenduft, Fuji.
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