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La Patata del Fucino ottiene il riconoscimento IGP: ora serve organizzarsi al meglio

La fine del 2015 ha recato una buona notizia per i produttori e i commercianti di patate del Fucino (Abruzzo): è infatti apparsa nella G.U. dell'Unione Europea del 30 dicembre 2015 (serie C n. 438) la pubblicazione della registrazione IGP-Indicazione Geografica Protetta a livello comunitario per la Patata del Fucino, finora inclusa solo nel riconoscimento transitorio nazionale.

Si conclude così con successo un iter durato alcuni anni e intrapreso dall'Associazione Marsicana Produttori Patate (AMPP) con sede a Celano (AQ). A comunicare la notizia, il presidente Rodolfo Di Pasquale e il direttore, Sante Del Corvo.

FreshPlaza ha interpellato il referente AMPP per il Mipaaf, Mario Nucci, per maggiori informazioni: "La nostra organizzazione di produttori ringrazia i funzionari del Ministero delle Politiche Agricole e l'agronomo dott. Battista Bianchi per l'impegno e l'ottimo lavoro svolto in questi anni. L'elemento più importante, a nostro avviso, è quello di aver ottenuto il marchio IGP su tutte le varietà pataticole prodotte nel Fucino. Ciò denota che l'aspetto caratterizzante dei tuberi si deve non tanto alla singola cultivar, quanto alle specifiche condizioni pedoclimatiche del nostro territorio".



La qualità della Patata del Fucino è legata infatti alle condizioni di coltivazione offerte da quello che era il fondale dell'omonimo lago Fucino, prosciugato e bonificato nel 1875, posto a 700 metri sul livello del mare. Le specificità del terreno consentono di coltivare le patate con naturalità tale da conferire al prodotto le tipiche caratteristiche organolettiche. Il terreno, leggero, fresco, di natura prevalentemente limosa, con suoli molto fertili naturalmente dotati di macro e micro nutrienti, ricchi di sostanza organica e conseguente humus, derivante da sedimentazione di materiale organico nel corso dei secoli, fa si ché il tubero durante la crescita e la raccolta non subisca danni e/o crepe sulla superficie, sviluppando una forma regolare e una buccia ben aderente alla polpa.

La denominazione Patata del Fucino designa i tuberi maturi della specie Solanum tuberosum della famiglia delle Solanacee, ottenuti con tuberi semi di varietà di patate iscritte nel catalogo comune delle varietà di piante agricole.

I tuberi presentano dimensioni (calibro) maggiore di 35 mm e non superiore agli 80 mm e sono di forma dal tondo al tondo-ovale, ovale, ovale allungata. La buccia non si distacca dalla polpa, la pasta è soda, senza cedimenti alla pressione e di colore tipico della varietà: dal bianco alle varie tonalità di giallo. La parte edibile non è inferiore al 95%.

Le caratteristiche chimiche (per 100 grammi di parte edibile) presentano i seguenti valori: residuo secco ≥ 14, amido ≥ 8 g, potassio ≥ 300 mg, fosforo ≥ 35 mg.

La Patata del Fucino viene raccolta a completa maturazione fisiologica a partire dalla fine del mese di luglio; il prodotto viene condizionato in strutture idonee, può essere conservato fino al mese di maggio successivo alla raccolta, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche.

Le patate ammesse a tutela, all'atto della commercializzazione nelle confezioni scelte, devono avere le seguenti caratteristiche: omogeneità di calibro dei tuberi: la dimensione dei tuberi non potrà essere inferiore ai 35 mm e superiore agli 80 mm con una differenza ammessa, nelle singole confezioni, non superiore ai 20 mm; i tuberi devono essere interi, sodi, puliti, non germogliati, privi di danneggiamenti di natura biotica o abiotica.

La delimitazione dell'area geografica di coltivazione viene individuata dalla strada provinciale Circonfucense e include porzioni di territorio, suddivise da strade interpoderali e appezzamenti numerati, appartenenti ai seguenti comuni della provincia di L'Aquila: Avezzano; Celano; Cerchio; Aielli; Pescina; S. Benedetto dei Marsi; Ortucchio; Trasacco; Luco dei Marsi.


L'area geografica del prodotto IGP. Clicca qui per un ingrandimento della mappa.

I prossimi passi a compiere

Secondo i vertici della AMPP: "Anche se la nostra OP rappresenta già circa un 30% della produzione di patate ricadente nell'area geografica a marchio, il nostro obiettivo è quello di coinvolgere più produttori e condizionatori possibile intorno all'IGP, che consideriamo un ottimo strumento di lavoro e valorizzazione del prodotto e dell'economia locale. A tal fine, dopo un incontro presso il Mipaaf con i funzionari che ci hanno accompagnato nell'iter di registrazione e che ci forniranno ulteriori consigli e indicazioni, organizzeremo a breve anche un incontro pubblico, nel quale presentare uno Statuto che sia il più ampiamente condivisibile".

Interpellata da FreshPlaza, l'azienda abruzzese Torti, operante nel settore patate e cipolle sin dal 197, ha dichiarato per voce del contitolare Raffaele Torti: "Da quando l'iter per l'IGP è stato intrapreso nel 2012, c'è sempre stata una manifestazione d'interesse da parte del settore produttivo. Ora è vitale organizzarsi bene, visto che la campagna 2016 vedrà i primi piani di semina per il prodotto a marchio, con inizio della commercializzazione a settembre 2016".

Un elemento da non sottovalutare, secondo i vertici della AMPP, sono le misure del Nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo, che sostengono gli agricoltori Fucensi sia per i costi di adesione al disciplinare di produzione dell'IGP sia per la promozione del prodotto nei mercati nazionali, comunitari e internazionali.

Per maggiori informazioni:
AMPP - Organizzazione Produttori

Borgo Strada 14, 87
67043 CELANO (AQ)
Tel.: (+39) 0863 7950227
Fax: (+39) 0863 7950297
Email: op@covalpabruzzo.it