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50mila foto; si spera servano per creare app di diagnosi sugli smartphone

Nasce sul web il piu' grande database per immagini delle fitopatie vegetali

Dati della Fao indicano che le fitopatie riducono la produttività delle piante anche del 40%; ogni anno. Per combatterle, la tecnologia si è evoluta e non poco, ma a oggi risulta che il migliore e più diffuso metodo per individuare e diagnosticare una malattia delle piante sia l'occhio umano, quale risultato di migliaia di anni di evoluzione. La cosa è un bene se l'agricoltore vive in una zona facilmente accessibile da esperti in fitopatologie; un po' meno viceversa se ci si trova in un'area isolata.

Altro dato su cui riflettere: entro il 2019 saranno in circolazione qualcosa come 5 miliardi di smartphone, con le relative fotocamere, evolutesi molto in termini di risoluzione e nitidezza.


Una foto di foglia di patata affetta da patologia vegetale (Fonte foto: PlantVillage).

Per individuare le fitopatie gli scienziati della Penn State (l'Università della Pennsylvania, Stati Uniti) e dell'EPFL, l'Istituto Federale di Tecnologia di Losanna (Svizzera) hanno pensato di coniugare il ruolo che ha l'ispezione visiva con la diffusione delle fotocamere dei cellulari più evoluti. Per questo hanno reso liberamente accessibile e utilizzabile, da chiunque, un tesoro di oltre 50mila fotografie di piante malate tutte catalogate per pianta e malattia. In sostanza, è come se avessero tolto il copyright su decine di migliaia di foto d'autore.

La speranza degli scienziati è che questa mole di immagini finisca nelle mani di sviluppatori e specialisti nella machine-learning, programmatori cioè in grado di scrivere programmi "pensanti"; nel caso specifico, in grado di sviluppare programmi e app che, installati sullo smartphone, permettano automaticamente di diagnosticare la malattia di una pianta semplicemente scattando una fotografia alle foglie, ai frutti o al tronco malato.


Immagini di foglie malate di patate nell'archivio di PlantVillage (Fonte foto: PlantVillage).

Queste app e programmi futuri rappresentano un'evoluzione di PlantVillage, un sito web sviluppato da David Hughes, professore di entomologia alla Penn State, e Marcel Salathé, ex professore della Penn State e ora in forza all'EPFL; entrambi sono oggi impegnati nel nuovo progetto.

Da un lato PlantVillage funziona come una biblioteca su Internet, una sorta di Wikipedia delle piante e delle fitopatie, dall'altro è retto e gestito da una rete di esperti del settore che, rispondendo alle domande e fornendo consulenza online, aiutano agricoltori e non alle prese con le malattie delle piante.


Foglie malate di fragola (Fonte foto: PlantVillage).

Ora la speranza è che anche altri centri di ricerca e laboratori di tutto il mondo decidano di fare lo stesso, mettendo a disposizione della comunità le loro fotografie e accrescere l'attuale database di 50mila fotografie. L'assunto di base è che, tanto maggiore è la quantità di immagini e dati utilizzabili, tanto maggiore sarà la precisione e l'affidabilità delle future app alla caccia delle fitopatie.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte www.news.psu.edu