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Basilico genovese: ma sara' vera crisi? Il parere di un operatore siciliano

E' dello scorso venerdì l'allarme lanciato da Confagricoltura Liguria circa un crollo dei prezzi del basilico. La situazione è stata definita di gravità "paragonabile a quella del latte di cui tanto si parla in questo periodo" (cfr. notizia). Per comprendere meglio la situazione, FreshPlaza ha intervistato Giombattista Autore, titolare dell'omonima azienda di Vittoria (RG), con alle spalle cento anni di storia nel settore orticolo e da anni specializzata esclusivamente nella coltivazione di basilico.


Basilico in fuori suolo presso l'azienda Autore.

"Alcuni dei dati riportati nella notizia mi hanno lasciato perplesso; non comprendo infatti come un prezzo di 60 centesimi a mazzetto possa essere rapportato a una quotazione all'ingrosso di 1 euro. Se il produttore vende in conto commissione, infatti, la commissione massima che dovrà versare sarà del 13%, il che porterebbe, per calcolo matematico, a un prezzo alla produzione di oltre 80 centesimi a mazzetto, non 60. Sarebbe poi anche utile conoscere il peso del mazzetto di cui stiamo parlando, per via della differenza esistente tra il classico 'mazzetto genovese', massimo 25-30 grammi, rispetto a quello 'piemontese', di solito più grande".

Le quotazioni del basilico, secondo il produttore siciliano, appaiono stabili, con il prodotto italiano ben più richiesto rispetto a quello proveniente (via aerea) da Israele o Kenya e che, per via del costo di trasporto e di quello della triangolazione (al 95% giunge prima nei Paesi Bassi e poi in Italia o in altri Paesi) risulta molto più costoso.

Anche sull'aumento delle vendite di pesto, Giombattista è del parere che ciò sia dovuto a fattori contingenti: "La stagione, quest'anno, è stata ottima per la produzione di basilico, con condizioni climatiche ideali. Da ciò è derivata la grande disponibilità di scorte di semilavorato presso le aziende di trasformazione, che hanno fatto incetta di materia prima dopo che l'anno scorso si era faticato a trovare prodotto. Per dire, noi stessi che coltiviamo esclusivamente per il mercato del basilico fresco, l'anno scorso abbiamo fornito 200mila kg di merce per l'industria perché la merce scarseggiava".



La crisi sui prezzi lascia perplessi inoltre anche per il fatto che il mercato invernale del basilico risulta sempre molto più remunerativo rispetto a quello estivo: "Per dare un'idea, mentre d'estate si vende su quotazioni dai 3 ai 3,50 euro al kg, in inverno si può arrivare anche a 7,50 euro al kg". Simili prezzi non devono però mettere in secondo piano il fatto che la produzione di basilico è molto costosa; a incidere notevolmente su un prodotto così leggero è tutto quello che "gira intorno", dai costi energetici, al confezionamento e al trasporto.

In conclusione: "Oltre che dalle spese, la situazione del basilico italiano sconta anche l'attacco di fitopatie come Peronospora belbahrii e Fusarium oxysporum, problematiche che per esempio altri Paesi, come i summenzionati Israele e Kenya, non conoscono per via delle loro condizioni climatiche. Su questo servirebbe che la normativa UE sugli agrofarmaci autorizzasse l'uso di altri principi attivi efficaci, oltre a rendere più stringenti i controlli fitosanitari alle frontiere,a salvaguardia delle produzioni italiane; spesso infatti importiamo fitopatie e parassiti, insieme alle merci. Per quanto riguarda Genova, è stata la "mamma" del meraviglioso basilico ligure ed è la "regina" del pesto; forse però oggi sconta anche una grande frammentazione del proprio tessuto produttivo".

Contatti:
Azienda Agricola Autore Giombattista
C/da Dragonara
Via XX Settembre n. 199
97019 Vittoria (RG)
Tel./Fax: (+39) 0932 802450
Cell.: (+39) 338 4172789
Cell.: (+39) 320 2282847
Email: gio.autore@tiscali.it
Web: www.aromaticheautore.it