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Progetto Bicopoll

Insetti impollinatori come entomo-vettori per il controllo di malattie dei fruttiferi

Migliorare le produzioni biologiche attraverso l'impiego di insetti impollinatori (=pronubi): quest l'innovativo sistema sviluppato nell'ambito del progetto EU-ERA-NET Bicopoll (2011-2014).

Il progetto, coordinato da Hokkanen Heikki dell'Università di Helsinki (Finlandia) ha coinvolto diversi Paesi EU, quali Italia, Turchia, Slovenia, Germania, Isole Aland, Danimarca, Estonia, Norvegia, Svezia, Belgio.

L'idea di Bicopoll prevede l'impiego degli insetti impollinatori per il trasporto di microrganismi antagonisti di pericolose malattie che penetrano attraverso il fiore, come Botrytis cinerea, agente della muffa grigia su fragola e lamponi.

L'utilizzo dei pronubi ha portato allo sviluppo 1) di speciali dispenser applicati all'uscita dell'arnia delle api o dei nidi di bombi e api solitarie; 2) di substrati in polvere adatti a disperdere i microrganismi antagonisti da collocare nei dispenser.

I ricercatori spiegano che il meccanismo è semplice: "Gli impollinatori, mentre escono dal nido per bottinare sui fiori, attraversano il dispenser in cui è collocata la formulazione polverosa e si caricano di spore di funghi o batteri che, depositati sugli organi fiorali, impediscono l'insediamento e/o contrastano lo sviluppo della malattia. Il controllo della muffa grigia su fragola è stato il tema centrale del progetto, ma sono state condotte ricerche anche su altre malattie delle piante, come il colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) su pero"."

Per il controllo della muffa grigia su fragola, i ricercatori hanno saggiato diversi trattamenti di difesa: 1) non trattato (tesi di controllo), 2) fungicida chimico, 3) biocontrollo con entomovettori, 4) trattamento chimico combinato al biocontrollo. La prova è stata condotta nei diversi Paesi EU in 26 campi sperimentali. Per il biocontrollo è stato utilizzato Prestop® Mix dell'azienda finlandese Verdera, polvere contenente Gliocladium catenulatum, fungo antagonista di Botrytis cinerea.

Dai risultati è emerso che l'efficacia del biocontrollo con entomovettori è stata pari, talvolta superiore, al trattamento chimico. Nei casi di grave infezione, il biocontrollo ha permesso di ridurre la malattia del 47%. La tecnica del biocontrollo con enetomovettori è stata saggiata su piccoli frutti, pomacee, ciliegie e uva.

Nel caso del pero, i tecnici di Agen.Ter (partner italiano) hanno valutato l'impiego di Imenotteri Apoidei del gen. Osmia, che, avendo una spiccata preferenza per le Rosacee, dimostrano una migliore efficacia nell'impollinazione rispetto alle api. In particolare, Agen.Ter ha studiato l'efficacia delle Osmie nel diventare vettori di un microrganismo antagonista, il Bacillus amyloliquefaciens, su fiori al fine di prevenire attacchi di Erwinia amylovora.

I tecnici dichiarano: "Per poter sfruttare il complesso sistema Osmia/microrganismo antagonista/coltura/patogeno, è necessario sincronizzare il periodo riproduttivo dell'insetto con il momento di fioritura del pero, notoriamente molto breve. Occorre quindi agire sulle infrastrutture ecologiche prossime al frutteto creando condizioni adeguate all'insediamento delle Osmie (presenza di cibo e siti di nidificazione) prima della fioritura del pero".

Fonti:
1) Heikki M. T. Hokkanen, Ingeborg Menzler-Hokkanen, Marja-Leena Lahdenperä, 'Managing Bees for Delivering Biological Control Agents and Improved Pollination in Berry and Fruit Cultivation', 2015, Sustainable Agriculture Research, Vol. 4 (3).

2) http://ec.europa.eu/agriculture/expo-milano-2015/cap-events/organic-farming/hokkanen_en.pdf

Contatti:
Heikki M. T. Hokkanen,
University of Helsinki, Finland
Email: [email protected]