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Israele: i coltivatori ridimensionano la produzione di peperoni

Una volta i peperoni e la regione di Arava, nella zona sudorientale di Israele, erano considerati una cosa sola. I peperoni di Arava sono stati un grande successo nei mercati internazionali ed erano considerati una delle migliori esportazioni agricole. Questi peperoni costituivano fonte di orgoglio per i produttori di Arava, oltre che di cospicui guadagni. Eppure, la forte concorrenza ha fatto crollare i prezzi, negli ultimi anni, e ha trasformato i peperoni in un prodotto a malapena redditizio.
Ad Arava sta per cominciare una nuova stagione di coltivazione e il 30% circa dei produttori di peperoni ha scelto di provare altre colture, come frutti estivi e specialità di ortaggi.

Secondo Rami Sade, un coltivatore di Ein Yahav, ad Arava, il mite clima invernale della regione permette ai frutti estivi di maturare più precocemente rispetto ad altre parti del Paese. "Dopo numerosi tentativi siamo riusciti finalmente a sviluppare varietà di alberi da frutto che possono sopportare la salinità dell'acqua presente nella regione. Ora pianteremo albicocchi e peschi e successivamente aggiungeremo susini e alberi di nettarine che matureranno tutti molto prima rispetto alle altre zone di Israele e arriveranno sul mercato in largo anticipo rispetto alla stagione ufficiale per questi prodotti".

I coltivatori di Arava tenteranno anche di differenziarsi scegliendo varietà uniche, che ben si adattano ai loro sistemi di coltivazione in serra. Alcuni esempi di tali prodotti sono: un'anguria ridotta del peso di soli 3 kg invece dei soliti 10 kg con un tenore zuccherino del 12% e con una disponibilità che si estende oltre i soliti mesi estivi; una varietà thailandese di fagiolini, con baccelli lunghi 45 cm e altamente resistente agli urti e una melanzana senza semi, una varietà spagnola con un aspetto eccellente e completamente priva di semi, cosa che ne allunga la conservabilità di due settimane.

Fonte: NRG
Data di pubblicazione: