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Guerra dei prezzi sulle banane anche negli USA

Mentre è in corso una guerra dei prezzi tra i supermercati in Europa per quanto riguarda la vendita al dettaglio delle banane, Orlando Olmedo della messicana Chanitos ritiene che un'analoga battaglia si stia combattendo anche negli Stati Uniti. L'unica cosa che cambia è che non riguarda i supermercati ma le stesse società bananiere, fortemente in competizione tra di loro. Questo significa che USA e Europa non costituiscono più dei mercati attraenti per i coltivatori di banane; invece la Cina sta crescendo e i prezzi sono migliori.

Chanitos coltiva e vende banane in Messico, USA e Europa. I mercati più importanti per la società sono quello domestico messicano e quello dei vicini Stati Uniti. L'anno scorso Chanitos ha cominciato a esportare anche in Europa. "Esportiamo prevalentemente in Europa settentrionale e in Italia - ha detto Orlando Olmedo - Abbiamo contratti con Chiquita e riforniamo con la nostra etichetta di proprietà Chanitos".



Quota di mercato
Dal Messico, Olmedo ha notato che la guerra dei prezzi ha già oltrepassato l'oceano. "Vedo che una guerra dei prezzi si sta combattendo nel commercio al dettaglio americano. Il mercato americano delle banane è stabile, il solo modo in cui possono essere vendute più banane è quello di appropriarsi della quota di un concorrente. Il modo più comune per tentare di farlo è abbassare i prezzi". Questa pressione sui prezzi ha un effetto sull'intera filiera; "come risultato, le multinazionali devono essere molto competitive in termini di costi di trasporto e pagano sempre meno i coltivatori".

Il principale vantaggio competitivo dei grandi player presenti sul mercato è la fornitura costante da diversi Paesi. "Questo significa che c'è un rischio minore in caso una determinata nazione venga colpita da una fitopatia, per esempio". Orlando ritiene comunque che ci sia spazio per nuovi operatori che possano competere su qualità e prezzo. La ragione? L'accesso al mercato delle banane è diventato più facile, perché la logistica è diventata più semplice e i suoi costi sono diminuiti. "Se il mercato continua a tenere i prezzi bassi, anche le multinazionali devono tagliare i costi, in modo da continuare a esistere".

Mercato saturo

Per l'Europa Orlando vede uno scenario simile: "Il mercato delle banane in Europa è già maturo, ecco perché è scoppiata una guerra dei prezzi. I coltivatori perciò si stanno orientando verso altre destinazioni, alla ricerca di prezzi migliori". Uno dei mercati ancora in rapida crescita e che promette ottimi prezzi è la Cina. "Questa è una destinazione molto interessante per via della rapida crescita - ha detto Orlando - Il mercato per i prodotti provenienti dall'America Latina sta crescendo, perciò i prezzi sono buoni. Nei prossimi anni credo che la Cina avrà prezzi migliori rispetto all'Europa".

Oltre a tutte le fluttuazioni nel mercato, la produzione globale di banane è minacciata anche da vari nemici naturali. Fitopatie come la Malattia di Panama e la Sigatoka nera, ma anche uragani, inondazioni e altri disastri naturali. Se si verifica questo le forniture rimangono interrotte per alcuni mesi ed è una questione di tempo, mesi e anni, prima che la coltivazione si riprenda definitivamente nell'area interessata".

Fitopatie e disastri naturali offrono opportunità

La Sigatoka nera è soprattutto una sfida molto costosa. "Quando non si controlla adeguatamente la Sigatoka nera, i costi di produzione aumentano ma la fitopatia non ti manda in fallimento. La Malattia di Panama è una minaccia più grande minaccia, in quanto la coltivazione di banane diventa impossibile a causa della fitopatia. Quando una piantagione viene colpita dalla Malattia di Panama, non si possono coltivare banane in quella piantagione per i successivi 30 o 40 anni".

La Sigatoka nera è sotto controllo e al momento la Malattia di Panama non ha ancora colpito l'America Latina. Lo scorso mese, tuttavia, si è riscontrato un avanzamento ulteriore della fitopatia, con casi riportati anche da Australia, Libano e Pakistan. La cosa più inquietante sulla sua presenza in Pakistan è che i ricercatori non riescono a spiegarsi come la fitopatia possa essere arrivata nel Paese. Le piantagioni di banane in Asia sudorientale, Africa e Medio Oriente sono interessate dalla Malattia di Panama.

Mentre la produzione nelle Filippine è sotto pressione a causa di fitopatie delle banane e uragani, l'America Latina approfitta di questa situazione. "Le nazioni che non riescono a controllare le fitopatie rallenteranno le forniture dando ad altri Paesi l'opportunità di aumentare la produzione. L'America Latina e il Messico in particolare, sono un esempio di questo fenomeno. Le superfici coltivate stanno aumentando grazie alle buone condizioni climatiche e stanno aumentando la produttività. La Sigatoka nera è sotto controllo qui e al momento la Malattia di Panama non è presente".

Per maggiori informazioni:
Chanitos
Orlando Olmedo
Email: orlando@chanitos.com
Web: www.chanitos.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: