Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
A luglio il primo raccolto, a settembre sugli scaffali

Rinasce la patata Ricciona di Napoli

La cucina tradizionale napoletana, conosciuta da tutti. Meno conosciuto è il fatto che, almeno fino agli anni '50, una tipologia di patate fosse alla base di molti piatti: si trattava di una varietà tipicamente napoletana, la Ricciona, tubero a pasta bianca e buccia gialla. Poi però la ricerca di nuove cultivar di patate, agronomicamente migliori, è andata avanti e con il tempo la Ricciona è praticamente finita nel dimenticatoio, essendo sempre meno seminata.

"Sapevamo che qualcuno ancora la coltivava", spiegano a FreshPlaza Giuseppe D'Aniello e Gerardo Gaudiano, rispettivamente presidente e direttore dell'OP Campania Patate. L'organizzazione campana di produttori era infatti sulle tracce di questa varietà, proprio per questo suo legame con le tradizioni della cucina napoletana, ma anche e soprattutto per le sue qualità: "Sappiamo - continuano i due - che le alternative, cioè le nuove varietà, danno una soddisfazione agronomica maggiore, alla vista sono più belle, più facili da coltivare, la resa è maggiore, ma la qualità è tutta un'altra cosa, complici anche i terreni particolarmente fertili nel napoletano. Per capire quanto sia buona la Ricciona, bisogna mangiarla: è un'esperienza".


La presentazione del progetto Pat.Ri.Na. e della patata Ricciona allo stand dell'OP Campania Patate a Fruit Innovation (MI). Da sinistra a destra Gerardo Gaudiano, Giuseppe D'Aniello e Antonio Galeota, rispettivamente direttore, presidente e responsabile vendite dell'OP

La ricerca alla fine si rivela un successo: ad Agerola (NA) vengono ritrovati i tuberi di Ricciona e da lì prende le mosse il progetto Pat.Ri.Na. (acronimo appunto di Patata Ricciona di Napoli), in collaborazione con il CRA-Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e con l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania, e le società cooperative Salco e Ortoverde, per la riscoperta e la moltiplicazione di questa varietà tradizionale, dal maggio 2012 iscritta nel Registro Nazionale delle Varietà da Conservazione.

Così da Agerola il tubero è volato in Scozia per la sanificazione e l'eliminazione delle malattie, e poi a Brunico (BZ) presso la Cooperativa Produttori Sementi per la moltiplicazione del seme; quest'anno finalmente verranno piantati i primi areali, per un massimo di 30 ettari.




"Essendo una varietà tardiva - riprendono presidente e direttore dell'OP Campania Patate - a metà luglio avremo il primo raccolto, stimato tra i 9 e i 10mila quintali, mentre a settembre ne arriverà la commercializzazione sugli scaffali, grazie all'interessamento di Conad". Al dettaglio verranno vendute confezioni da 2 chili, per la ristorazione da 8 chili.

La patata Ricciona è un tubero a pasta bianca, caratterizzato da una forma molto tondeggiante e dalla presenza di due 'occhi' profondi; quella che nelle moderne cultivar sarebbe un'imperfezione, diventa così un tratto distintivo per questa varietà tradizionale, tanto che la promozione richiama i due occhi con un simpatico smile che è il logo della Ricciona. Altra peculiarità di questa varietà è la lunga dormienza anche senza l'uso di antigermoglianti chimici. Il suo uso principale è nella preparazione di insalate, purè, gnocchi e per la cottura in forno.


Il tavolo dei relatori al convegno di presentazione del progetto Pa.Tri.Na a Fruit Innovation. Da sinistra a destra Giuseppe D'Aniello (Presidente OP Campania Patate - capofila del progetto Pa.Tri.Na); Gerardo Gaudiano (Direttore OP Campania Patate - capofila del progetto Pa.Tri.Na); Filippo Diasco (Dirigente Politiche Agricole e Forestali, settore Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Campania); Carmela Perla (Responsabile tecnico-amministrativo del progetto)

A Fruit Innovation, la fiera dedicata all'innovazione nell'ortofrutta recentemente conclusasi a Milano, l'OP Campania Patate ha presentato i primi risultati del progetto Pat.Ri.Na.

Contatti:
Giuseppe D'Aniello - presidente 
OP Campania Patate S.c. a r.l.
Via dei Goti 408
84012 Angri (SA)
Tel.: (+39) 081 949652
Fax: (+39) 081 19735557
Email: info@campaniapatate.com
Web: www.campaniapatate.com / www.patataricciona.it