"Marco Salvi (Fruitimprese): "Fruit Innovation funziona. E, se son rose, fioriranno"
"Ci sono due aspetti fondamentali da mettere in evidenza - continua Salvi che è anche nella Cabina di regia di Fruit Innovation - Innanzitutto questa è una vera fiera di settore: le infrastrutture fanno pensare alle esposizioni di Madrid e di Berlino, con ampi spazi e una grande logistica a favore. I collegamenti con i mezzi pubblici sono veloci, comodi ed economici. In secondo luogo, Fruit Innovation è stata visitata da addetti ai lavori, che è quello che interessa a noi. Ora si tratterà di lavorare sulle presenze internazionali per sostenere e incrementare le esportazioni".
Se il confronto tra fiere va fatto sulla "prima edizione", Salvi tiene a sottolineare che le altre rassegne europee sono cresciute, anno dopo anno, fino a conquistare numeri di eccellenza. Per questo auspica una maggiore condivisione per arrivare a un unico evento nazionale che è anche l'impegno assunto dal viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda per arrivare così a un unico appuntamento di riferimento per il settore.
E, a proposito di politica, conclude Salvi: "Piuttosto, si è fatta sentire la mancanza del Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina".
"La cosa positiva di Fruit Innovation - osserva Valentino Di Pisa, presidente di FedagroMercati - è che la nostra associazione faccia parte della Cabina di Regia, uno strumento finalizzato non solo alla fiera ma anche come pensatoio comune, un laboratorio di riflessione e di proposte per l’intera filiera ortofrutticola italiana. E questa è già una novità nel nostro settore".
"Adesso, operatori e politica devono decidere se fare un'unica fiera internazionale in Italia, perché due manifestazioni, con anche l'ombra di nuovi appuntamenti a Verona e Bari, sono troppe per le aziende. Da parte nostra, in questi giorni abbiamo verificato anche la possibilità di incontri con buyer internazionali, mentre la Gdo nazionale era presente in massa. Lo stesso capo dipartimento Bianchi ci ha concesso un utile confronto con il Mipaaf".
"L'importante ora - aggiunge Di Pisa - è non disperdere energie e denaro ma trovare una condivisione tra le governance di Rimini e di Milano. E una accorta politica di Paese dovrebbe portare a una visione operativa comune e obiettivi condivisi".
Tra gli operatori, anche per Ettore Cagna, presidente dell'Agricola Don Camillo, la partenza di Fruit Innovation è stata soddisfacente. "Tutti visitatori qualificati - dice il numero uno dell'azienda di Brescello, Reggio Emilia, presente come espositore alla tre-giorni milanese - Anche se c'erano più buyer nazionali che stranieri, abbiamo stretto alcuni nuovi accordi con rappresentanti dell'Est-Europa".
"Come ha detto al convegno di apertura Francesco Pugliese, presidente della fiera e di Adm, Fruit Innovation vuole essere il punto di partenza di un nuovo dialogo tra tutti gli attori della filiera. E questo è un segnale importante che arriva da una figura come Pugliese, che è anche amministratore delegato di Conad, uno dei più importanti Gruppi distributivi nazionali".
Giancarlo Minguzzi, imprenditore romagnolo e presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna, è stato a Milano da visitatore il secondo giorno della manifestazione. "La prima impressione - commenta - è di una fiera selezionata, con molti operatori della distribuzione nazionale. Sicuramente dal prossimo anno sarà intensificata anche la presenza della Gdo straniera. Buona poi la decisione di anticipare le date del prossimo anno, dal 4 al 6 maggio 2016".
Martedì mattina FreshPlaza pubblicherà anche la galleria fotografica degli stand presenti in fiera.