Il costo reale del cibo apparentemente economico
Secondo la definizione della FAO, sono sostenibili i modelli alimentari che hanno un basso impatto ambientale e che contribuiscono alla sicurezza alimentare e a uno stile di vita sano per le generazioni attuali e future. Un'alimentazione sostenibile rispetta la biodiversità e gli ecosistemi, è culturalmente accettabile e accessibile, economicamente sostenibile, adeguata dal punto di vista nutrizionale e contribuisce a ottimizzare le risorse naturali e umane. In altre parole, una dieta sostenibile non deve generare effetti negativi a lungo termine sulla salute, sull'ambiente, sulla società e sull'economia.
I sostenitori di una produzione alimentare più sostenibile stanno collaborando con agricoltori, professionisti della salute pubblica, economisti, scienziati e altri per cercare di spiegare i costi nascosti del cibo attraverso il loro calcolo reale (True Cost Accounting), assegnando quindi valore agli impatti ambientali e socio-sanitari della produzione di cibo. Considerare questi costi è essenziale.
Un'iniziativa globale atta a evidenziare il valore economico della biodiversità - The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB) - utilizza il calcolo del capitale naturale per quantificare il costo della perdita degli ecosistemi e il degrado ambientale. L'iniziativa annovera anche un progetto di tipo commerciale-imprenditoriale per guidare le imprese alla protezione degli ecosistemi e della biodiversità.
Altre organizzazioni simili operano in tutto il mondo: attraverso il loro lavoro, agricoltori, consumatori, imprese, politici, e le comunità di finanziamento e di beneficenza possono muoversi verso il riconoscimento del costo reale del cibo apparentemente "economico".