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La campagna in corso ad Almeria e Murcia: cosa bolle in... paella? I cetrioli lunghi: olandesi o spagnoli?

La ditta sementiera Meridiem Seeds analizza per i lettori di FreshPlaza le tendenze produttive e commerciali nel segmento dei cetrioli.

Le superfici destinate a cetriolo ad Almeria e a Murcia, in Spagna, stanno diminuendo, sostituite dai peperoni. Si contano circa 5mila ettari coltivati a cetriolo; una produzione che fino a qualche anno fa risultava predominate nell'ambito dell'orticoltura in serra spagnola, soprattutto nei mesi da novembre ad aprile (già a marzo, infatti, sono disponibili le produzioni del Nord Europa).

Negli ultimi due-tre anni, tuttavia, le produzioni spagnole di cetrioli hanno negativamente risentito delle analoghe offerte di prodotto convenzionale provenienti da altre aree (in particolar modo da Turchia e Nord Africa) le quali, affiancando il calendario iberico di offerta, hanno fatto breccia nel pieno del periodo di produzione invernale. A ciò si è aggiunto anche l'appeal di altri prodotti (il pomodoro, ad esempio), che hanno scoraggiato i coltivatori spagnoli di cetrioli.

Mentre dunque questi perdono terreno, i peperoni hanno ormai raggiunto l'incredibile superficie di oltre 9mila ettari mentre il pomodoro ne conta oltre 11mila (per oltre 1 milione di tonnellate) nelle sue tipologie più differenti (il vero asset del successo spagnolo: diversificazione, volumi e continuità).

Secondo i responsabili di Meridiem Seeds: "L'unico possibile valore aggiunto reale per il cetriolo classico sta quindi nel poterlo offrire garantito e tracciato sulla base dei requisiti di commercializzazione europea e, nello specifico, di alcune importanti catene di supermercati, intraprendendo un'offerta parallela di produzione a lotta integrata con oltre la metà degli ettari coltivati".

E l'Italia?
Da sempre il cetriolo allungato è relegato solo ad alcuni ettari per rispondere alla domanda estera e ad alcuni mercati del centro Italia (Toscana) che hanno definito uno standard di qualità del prodotto: dolcezza, mancanza di spine e, soprattutto, digeribilità). Queste esigenze hanno ridefinito nel tempo nuove tipologie fortemente apprezzate da quei mercati (come i lunghi olandesi TEJEDA e SAUZAL).



Cetrioli di tipo lungo olandese. A sinistra: Sauzal; a destra: Tejeda.
 
In alternativa, il cetriolo spinato classico si potrebbe considerare come una scelta di produzione-ponte tra colture principali (Centro e Sud Italia con ZINGARO) oppure come produzioni principali per il Nord Italia (con GIPSY).


Cetriolo Zingaro.

Entrambi risultano apprezzati per la colorazione verde scura, la buona spinatura, il lungo peduncolo, ma soprattutto per il carattere di partenocarpia (100% fiori femminili) quindi senza seme, sempre dolci e sempre digeribili (a tal proposito, sta crescendo la stessa tendenza anche in Andalusia, ma soprattutto in Marocco, che coltiva le tipologie ad alta digeribilità soprattutto per l'export in Francia).


Cetriolo Favila.

Ma non finisce qui. In Spagna, a fianco del pepino partenocarpico per consumo locale come FAVILA, si sta rivelando come una tra le produzioni più interessanti in Puglia (nella zona di Foggia) quella del mini cetriolo 2BITES (12-14 cm) spinato per tutto il periodo dell'anno, così come l'ormai famoso SNACK (liscio 8-10 cm).

Gli elementi chiave del successo dei cetrioli formato snack sono il gusto, l'eccellente dolcezza e polpa soda, la mancanza di seme, la disponibilità per 12 mesi l'anno e soprattutto la completa digeribilità, caratteristiche che li stanno facendo assurgere al ruolo di prodotti fortemente innovativi e di grande duttilità all'uso da parte di un consumatore interessato a un prodotto monoporzionato come per esempio il 2BITES.


Cetriolo 2 Bites.

I responsabili aziendali concludono: "Anche per il cetriolo, dunque, la diversificazione è elemento strategico per fare innovazione ed essere percepiti come azienda leader e di successo in questo segmento".

Contatti:
Meridiem Seeds Italia Srl

Stefano Campazzi
Cell.: (+39) 329 8474284
Data di pubblicazione: