Marzo mese della Salute Orale: agronomi e agricoltori nei mercati per indicare ai cittadini i cibi anticariogeni
Se è vero che almeno un italiano su due deve ricorrere a specifiche cure per porre rimedio alla carie, è altrettanto probabile che almeno otto su dieci non sanno che grazie a una sana alimentazione si può prevenire l'insorgenza di problemi ai denti. Questa è la filosofia che ha ispirato il progetto con cui Cia entra nel palinsesto più generale delle iniziative che i soggetti proponenti realizzeranno il mese prossimo su tutto il territorio nazionale, con l'ambizioso obiettivo di arrivare presto a "zero carie per tutta la famiglia".
Gli agronomi della Cia selezionati da "Agricoltura è vita" si mescoleranno, quindi, tra i consumatori dei mercati, nelle principali città italiane, per divulgare materiali informativi realizzati "ad hoc" (clicca qui per una guida), svelando alcune sorprendenti proprietà di frutta e verdura. Infatti, una dentatura sana è anche il risultato di cosa si mangia abitualmente.
Così si scoprirà che il cavolo nero, il radicchio rosso, l'indivia, il porro, il carciofo, la lattuga, la pera e la mela sono degli ottimi "anticariogeni". Ma l'attività degli agronomi Cia non si limiterà a questo: saranno a disposizione dei cittadini per rispondere ai loro quesiti, per spiegare la stagionalità delle produzioni e fornire qualche utile consiglio sulla spesa che andranno a effettuare.
"Abbiamo accettato volentieri - spiega Matteo Ansanelli, presidente dell'associazione Agricoltura è Vita/Cia - di partecipare alle iniziative connesse al Mese della Salute Orale, con il preciso obiettivo di dare il nostro contributo per innalzare il livello di consapevolezza e di conoscenza dei consumatori in materia di alimentazione e produzioni agricole. Per noi è una grande occasione per stare a contatto con le persone, fornendo informazioni e promuovendo contestualmente il consumo di prodotti salubri e buoni".
"La nostra agricoltura è ricca di produzioni e varietà di frutta e verdura, ma i consumi interni sono in continua flessione. Rispetto a quarant'anni fa gli italiani mangiano quasi un terzo in meno di ortofrutta. Questo dato ci allarma sia in termini economici per il settore, ma soprattutto per l'impatto che questo comportamento alimentare ha direttamente sulla salute pubblica - ha concluso Ansanelli - Arriveremo a chiedere all'industria specializzata in prodotti per la salute orale di studiare un dentifricio che sia al 100% naturale a base di pasta di mela".