Conad apre 5 punti di vendita in Cina
Non solo commercio "tradizionale", però: attivate anche vending machines dotate di un'ampia selezione di prodotti Conad, da cui i cinesi potranno fare acquisti anche attraverso Internet. In una fase successiva ne saranno istallate circa 200, in altrettanti punti strategici delle città. Non sono, comunque, solo queste le soluzioni che si prospettano per il mercato cinese; altre potranno essere individuate quando matureranno esperienze diretta e le necessarie conoscenze.
La gestione dei 5 punti di vendita e delle vending machines è stata affidata ad un imprenditore locale anche per poter meglio cogliere le tendenze di un mercato in continua, rapida trasformazione.
L'operazione promossa da Conad è un ulteriore passo avanti nella direzione di sostenere e valorizzare il made in Italy di qualità ovunque nel mondo. Mancando in Italia una struttura consortile che sia catalizzatore e interprete di progetti per far conoscere e apprezzare l’autentico agroalimentare italiano all'estero, aprire punti di vendita in quello che è ormai il primo mercato alimentare mondiale – davanti persino a quello americano – assume un valore particolare per un gruppo distributivo qual è Conad, che è sempre più portavoce delle eccellenze agroalimentari regionali anche fuori dalle mura di casa. In una prima fase il packaging sarà italiano e su di esso sarà apposta un'etichetta in lingua cinese.
L'iniziativa è destinata a rafforzare i 60 milioni di euro frutto dell'export Conad sviluppato nel corso del 2014. La Cina ha liberalizzato il settore distributivo aprendolo agli investitori stranieri l'11 dicembre 2004: in dieci anni i supermercati sono diventati la tipologia di rivendita più diffusa tra la popolazione per l'acquisto di generi alimentari.