Incremento della gamma di prodotti e sperimentazioni su referenze che all'estero si consumano già da un paio di anni. Queste le carte vincenti dell'Azienda Agricola Altamura, sita in provincia di Salerno. "Tra le varietà di recente introduzione nella nostra azienda abbiamo il pea shoot per il quale riceviamo richiesta soprattutto dal Regno Unito (e i primi test commerciali ci stanno dando ragione), e l'erba cipollina. Altre varietà sono in fase di sperimentazione e non sono ancora pronte per essere introdotte sul mercato", racconta a FreshPlaza Fabio Altamura (a destra nella foto a lato, insieme al fratello Alfonso), uno dei titolari dell'azienda.Per queste nuove produzioni sono state destinate ulteriori superfici, con un ampliamento dell'areale totale aziendale di circa 5 ettari. "Stiamo inoltre incrementando la nostra produzione biologica, segmento che si sta consolidando sempre più. Consumatori e retailer chiedono prodotti sostenibili e quindi noi ci stiamo adeguando alle nuove tecniche di coltivazione, anche in regime convenzionale". Pur non avendo al momento una linea di packaging apposita per la produzione bio, Fabio non esclude l'idea per il futuro.
"L'attuale andamento commerciale registrato per tutte e tre le nostre linee - Foglia Sublime, Selezione Oro e Linea Basic Altamura - è molto simile a quello dello scorso anno. Può anche andarci bene così, ma puntiamo comunque ad affacciarci su nuovi mercati e ad essere presenti in aree dove non siamo mai stati prima. Il trend è tutto sommato positivo", racconta Fabio.
Per quanto riguarda le quotazioni, il titolare aziendale parla di livelli che cambiano da un giorno all'altro. "Tanti sono i fattori che incidono sul prezzo finale del prodotto, a partire dalle condizioni meteorologiche. Per ora non si sono riscontrate grandi differenze rispetto alle quotazioni degli ultimi anni. Nei mesi estivi, dove in passato si registrava una diminuzione sia della produzione che della richiesta di baby leaf, quest'anno abbiamo invece registrato una domanda più o meno costante se non superiore".
Oltre al Regno Unito, l'azienda Altamura è attenta a tutti i possibili mercati di vendita. "Rispetto al passato è cresciuta la nostra quota export. Il bacino di clienti dell'azienda è composto infatti per l'80% da paesi comunitari ed extra-UE; il restante 20% è rappresentato da utenti nazionali. Fino a quando l'embargo russo non verrà sospeso, la situazione rimarrà un po' interlocutoria; fortunatamente noi siamo riusciti a compensare la perdita di questo mercato chiudendo degli accordi commerciali con altre aziende in nazioni nuove o dove eravamo già presenti, sempre rimanendo nell'ambito dell'UE".
La chiusura del mercato russo ha portato ad una maggiore competizione sui mercati europei, in quanto tutte le nazioni che lavoravano con la Russia ora è qui che spostano la loro attenzione. "Non ci spaventiamo, però, l'importante è continuare a produrre qualità: premia sempre".
Fabio lamenta inoltre le criticità del settore della logistica aerea in Italia che, con la chiusura del mercato russo, avrebbe invece potuto consentire nuove opportunità in paesi lontani. "Siamo competitivi nel trasporto su gomma, ma lo siamo molto meno in quello aereo. Dovremmo prendere esempio dall'organizzazione dei Paesi Bassi, in questo caso. In Italia mancano proprio le strutture di base e, dove eventualmente gli impianti ci sono, i costi risultano troppo elevati e non c'è garanzia del rispetto della catena del freddo".
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