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Russia: i prodotti oggetto di embargo sostituiti velocemente con quelli di nuovi fornitori

I provvedimenti restrittivi provvisori introdotti in ottobre dall'Ispettorato agroalimentare Rosselkhoznadzor alle forniture di ortaggi e frutta dall'Ucraina possono influire negativamente sul prezzo. Il primo fornitore resta la Cina. Anche la Turchia e l'India competono per sostituire le forniture europee di ortaggi. Eppure il primato è dell'Honduras: le sue forniture di zucche e zucchine sono cresciute ben 140 volte!

I dati preliminari del Servizio Federale delle Dogane hanno confermato che da ottobre, ovvero dall'inizio del quarto trimestre, i prodotti oggetto di embargo si stanno sostituendo più velocemente con quelli di nuovi fornitori: l'import di latte e latticini è salito rispetto a settembre del 44,7%, carne bovina +11,4%, pollame +91,9%, carne suina +43,3%, pesce +36,7%, ortaggi +85,6%, frutta +17,5%.



Il rilevamento compiuto dall'agenzia Romir dimostra che i russi continuano a richiedere prodotti essenziali per le loro abitudini alimentari: la crescita della spesa per l'agroalimentare registratasi a luglio (+14% rispetto allo stesso mese 2013) è continuata in agosto (+18%) e settembre (+5%). In ottobre, secondo il rilevamento di Romir, la spesa dei russi è di nuovo aumentata del 17,5%: considerata l'inflazione nel comparto agroalimentare del 12% e diversi altri fattori, ciò equivale ad una crescita netta di circa 4-5 punti percentuali.

Il Rosselkhoznadzor ha lavorato a ritmi serrati e praticamente, a due mesi dall'introduzione dell'embargo, ha rilasciato ai fornitori stranieri il doppio di licenze rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (agosto-settembre): 89 contro 53. I destinatari sono stati soprattutto aziende dell'America Latina e dell'Asia, cioè quelle le cui forniture dovrebbero sostituire le importazioni soggette a embargo.

Fonte: ICE MOSCA
Data di pubblicazione: