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Intervista dopo il congedo da Cesena Fiera

"Domenico Scarpellini: "Per noi l'ortofrutta e' il cardine dell’economia e ci siamo impegnati per farlo capire a tutti"

Quando il 24 settembre 2014, durante l'inaugurazione della fiera Macfrut, ha annunciato che quella sarebbe stata l'ultima edizione da presidente, Domenico Scarpellini si è visibilmente commosso. Alla presenza del Ministro all'agricoltura Maurizio Martina, durante il convegno inaugurale in sala Europa, Scarpellini ha infatti reso nota pubblicamente la sua intenzione di lasciare Cesena Fiera.


Domenico Scarpellini.

L'ex presidente può ben essere riconosciuto come il patron storico di Macfrut, dato che faceva parte della commissione che, nel 1984, diede vita alla rassegna cesenate. Una creatura che Scarpellini ha visto crescere e per la quale si è impegnato affinché fosse strumento di sviluppo per il settore ortofrutticolo e per il territorio.

Classe 1937, perito agrario (non manca mai alle rimpatriate all'Istituto tecnico Garibaldi), per oltre 30 anni ha guidato la fiera con l'oculatezza del buon padre di famiglia. "Prima di spendere un euro bisogna essere sicuri che ci sia, oppure, che l'investimento possa fruttare e rientrare in breve tempo" è uno dei concetti che più gli stanno a cuore. Una filosofia che ha portato Cesena Fiera a un record invidiabile: l'ente fieristico è uno dei pochi in Italia ad avere un bilancio in attivo e a non pesare sulla collettività, distribuendo anche dividendi.

Durante il saluto in sala Europa, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi lo ha ringraziato per il lavoro svolto e ha ricordato anche il sostegno che Scarpellini ha ricevuto, in tutti questi anni, dalla famiglia: la moglie e i due figli erano presenti in sala, come spesso li si è visti durante gli appuntamenti più importanti.


Paolo Lucchi.

Il ministro Maurizio Martina ha avuto parole di elogio per il presidente. "Conosco Domenico Scarpellini da pochi mesi, ma ho subito trovato in lui un interlocutore di grande capacità, aperto, attento ad ascoltare. Lo ringrazio di cuore per il grande lavoro che ha svolto per la fiera e per il sistema ortofrutticolo nazionale".


Maurizio Martina.

Ed è arrivata anche la telefonata dell'ex Ministro Nunzia De Girolamo la quale ha dichiarato la propria disponibilità per contribuire alla crescita del settore ortofrutticolo.

Oggi abbiamo intervistato Domenico Scarpellini per i nostri lettori.

Che rapporto c'è fra lei e il mondo dell'agricoltura?
Sono nel settore agricolo da oltre 50 anni. Ho diretto il Consorzio agrario e altri enti con molta soddisfazione. Poi mi è stata affidata la responsabilità della fiera. Credo che in questi anni Macfrut sia cresciuto e sia diventato un marchio rinomato in tutto il mondo. Abbiamo cercato di lavorare per far crescere non solo la manifestazione, ma tutto il territorio. L'agricoltura cesenate ha conosciuto degli anni d'oro, almeno fino a metà anni '90. Poi i momenti di crisi si sono susseguiti con cadenza sempre più ravvicinata e la fiera ha cercato di essere di stimolo per portare nuove idee.

Le è dispiaciuto lasciare Cesena Fiera?

Sono diversi i sentimenti che accompagnano questa decisione. Credo che in ognuno di noi, quando giunge il momento dei saluti, ci sia commozione e un pizzico di nostalgia, benché da un po' di tempo avevo già deciso di rassegnare le dimissioni. Ad ogni modo sono sereno, nei confronti della città, perché ritengo di aver fatto il mio dovere al servizio del territorio nel quale ho creduto e credo.

Cosa rappresenta questa fiera e come vede Macfrut nel futuro?

Sono fiducioso perché credo che il mio lavoro, insieme a quello di tutti coloro che ad ogni edizione hanno contribuito a migliorare il Macfrut, sia servito, in qualche modo, a far crescere l'economia locale sia in termini di sistema che in termini occupazionali. Credo di lasciare un Macfrut nelle condizioni di poter continuare ad essere un punto di riferimento, specialmente in ambito ortofrutticolo nazionale ed estero.

Il Consiglio ha eletto Renzo Piraccini nuovo presidente e di questo sono lieto perché è un profondo conoscitore del settore ortofrutticolo. A lui, e al nuovo Consiglio, il compito di proseguire il lavoro finora svolto e rilanciare ancora di più la nostra rassegna. Auguro a tutti buon lavoro. Allo stesso modo ringrazio il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, sempre attento ai problemi dell'agroalimentare.

Qual è il segreto di Macfrut?
Credo sia il fatto di aver puntato tutto sulla specializzazione quando altre fiere, che oggi magari hanno numeri anche più grandi dei nostri, ancora non esistevano. E arrivare per primi, è noto, fa sì che si sia sempre un passo avanti. Per noi l'ortofrutta è il cardine dell'economia e ci siamo impegnati per farlo capire ai politici, ai consumatori e anche al mondo produttivo che, specie negli ultimi anni, ha perso fiducia in se stesso.

Quali le idee che si sono succedute nel corso degli anni?
Ne cito solo qualcuna: abbiamo cominciato a parlare di biologico, e a realizzare un salone espositivo all'interno di Macfrut, quando in tanti non sapevano neppure cosa fosse. Poi siamo stati precursori nel proporre la ricerca di nuovi mercati: quando ci siamo accorti che Germania e nord Europa non erano più sbocchi sufficienti, abbiamo iniziato a parlare di Europa dell'Est, di Oriente e di Nord Africa.

Non voglio poi dimenticare la volontà di essere di stimolo verso le pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli: dai ministri ai sindaci, passando dai presidenti delle Regioni, tutti hanno a che fare con il settore, ognuno con le proprie differenti responsabilità.

C'è qualche aneddoto che le piace ricordare?
Beh, io non sono molto ferrato con le lingue straniere, e allora certe volte, incontrando operatori o ministri esteri, nascevano dei qui pro quo, causati dalla terminologia tecnica che non sempre si riesce a tradurre con precisione.

Ha dei rimpianti?

Rimpianti no, ma in questi anni sicuramente avrò commesso errori e omissioni. Mi spiace e chiedo scusa per questo a tutti coloro a cui ho creato disagi o delusioni, ma posso assicurare che ho sempre agito in buona fede ed onestà, mettendo sempre le persone al centro di ogni scelta. Porterò con me il ricordo di questi splendidi anni, consapevole che le relazioni instaurate saranno per me un utile patrimonio.
Data di pubblicazione: