La tecnologia al plasma protegge le pere dal decadimento
Mettere in contatto ad esempio il plasma con pellicole o tessili, potrebbe permettere di raggiungere notevoli risultati. In questo modo, batteri e contaminazioni potrebbero essere eliminati oppure si potrebbero modificare le proprietà delle superfici dei materiali, in modo che altre sostanze possano aderirvi meglio.
E' il caso dell'uso della tecnologia al plasma sulle pere: essa consente infatti ai rivestimenti protettivi di aderire meglio ai frutti e dunque di prolungarne la conservabilità, contrastando al contempo la formazione di muffe.
Jan Hoefnagels della società olandese Agrotrade De Leye ha utilizzato le conoscenze di TNO su questa tecnologia proprio per le pere: "Abbiamo già inoltrato domanda di brevetto."
Rivestimento protettivo
La possibilità di modificare la superficie dei materiali ha fatto venire un'idea a Jan Hoefnagels: "Ho pensato che i rivestimenti che permettono di prolungare la vita dei frutti avrebbero aderito ancora meglio. Mi chiedevo se la tecnologia al plasma avrebbe potuto risolvere questo problema e quando mi sono rivolto a TNO, ho scoperto che le possibilità erano molte di più."
TNO dispone di una tecnologia che permette di portare materiali ad alta efficienza energetica alla fase di plasma a temperatura ambiente e a pressione normale e sa anche quali impostazioni utilizzare per disinfettare la frutta, ad esempio.
"Le persone con cui ho avuto a che fare sono state professionali e hanno subito mostrato interesse nei miei progetti. Nel frattempo, ho inoltrato una domanda di brevetto e sto lavorando con un costruttore di macchinari ad un dispositivo in grado di trattare, giornalmente, tonnellate di pere con la tecnologia al plasma."
Meno frutti scartati
L'innovativo macchinario ritarda notevolmente il decadimento fisiologico delle pere tramite l'eliminazione delle muffe e Hoefnagels prevede che i rivenditori dovranno scartare molta meno frutta: "Mi sembra una soluzione ideale soprattutto per i coltivatori biologici, che non possono utilizzare nessun fitofarmaco e per i quali quindi è molto importante che tale tecnica non lasci residui chimici. Con la tecnologia al plasma si possono trattare anche altri frutti, come mele, fragole e lamponi. Ci possono essere opportunità anche per il settore delle cipolle, che hanno a che fare ugualmente con il deperimento dovuto a muffe e batteri."
Campi di applicazione
La tecnologia al plasma è applicata in molti campi, ha riferito André Schilt di TNO: "I residui dei fitofarmaci utilizzati dai frutticoltori possono essere rimossi attraverso il trattamento al plasma. Un vantaggio, perché i grandi rivenditori diventano sempre più esigenti su questo fronte. Inoltre, la tecnologia si presta a molti altri campi di applicazione, oltre alla frutticoltura, soprattutto nel settore dell'assistenza sanitaria. Chi fosse interessato a saperne di più, può scaricare il nostro volantino (clicca qui) o contattarmi personalmente"
Hoefnagels è convinto che sia la decisione giusta: "Mi auguro che molte altre imprese medio-piccole decidano di rivolgersi a TNO."
Per maggiori informazioni:
André Schilt
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