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Il creativo stand della spagnola Fontestad, specializzata in agrumi.
La Spagna, padrona di casa, si presenta con imponenti stand di singole imprese o con ampi spazi regionali caratterizzati da livree distintive.

Sopra, lo stand delle imprese catalane; sotto invece le imprese della comunità valenzana.

L'esposizione dei prodotti è curata e accattivante, le iniziative lanciate dagli espositori fanno a gara per attrarre l'attenzione del pubblico.
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Eleganti ancelle presso lo stand-tempio della spagnola Procomel, specialista in meloni.
Una fiera facile da raggiungere e da visitare, dotata di bar e ristoranti interni (a prezzi non proprio modici), con ampi padiglioni moderni di grande altezza e - ultimi ma non meno importanti aspetti - solidale con il Banco Alimentare, al quale ha donato parte dei prodotti ortofrutticoli che erano stati esposti, e di squisita accoglienza per tutti gli operatori della stampa internazionale.

Gli espositori partecipanti sono arrivati da tutto il mondo. L'Europa è stata ben rappresentata da aziende di Germania, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Austria. Ma ci sono stati anche partecipanti da Argentina, Cile, Stati Uniti, Messico, Perù e, per la prima volta, Corea e Turchia.
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Le aziende italiane di macchinari e quelle del settore melicolo si sono distinte con i loro stand ben allestiti; bella come sempre la scenografia dell'area espositiva curata dalla Regione Veneto e vivace anche lo stand della Regione Lazio; meno d'impatto invece, almeno dal punto di vista degli allestimenti (per via dell'assenza di prodotti in esposizione), le "collettive" di ICE, CSO e Italia Ortofrutta.

Lo stand della Regione Lazio.
La fiera Fruit Attraction è dunque molto cresciuta in questi anni, passando da un solo padiglione all'interno di Feria Madrid a ben quattro (di cui due padiglioni di grandi dimensioni e due medi); forse per la settima edizione del 2015 non basteranno.