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Per export via nave: Italia 19 gg, Germania 9 gg

Agrinsieme: costi e inefficienze delle infrastrutture frenano il Made in Italy

Si fa presto a dire internazionalizzazione delle imprese quando in Italia servono ben 19 giorni per l'espletamento dell'iter burocratico per l'export via nave di un prodotto agroalimentare, contro i 9 giorni della Germania e i dieci necessari agli operatori di Francia e Spagna. E' quanto emerge da uno studio Nomisma per Agrinsieme - su dati Albo nazionale Autotrasportatori, Eurostat e World Bank - presentati in anteprima dal coordinamento agricolo, in vista della Prima Conferenza Economica di Agrinsieme, a Roma il 18 novembre.

Non siamo competitivi, sottolinea lo studio, né per il costo dell'autotrasporto (1,59 euro/Km in Italia a fronte di 1,21 euro/Km in Spagna) né per il prezzo dell'energia ad uso industriale (0,18 euro/kWh contro i 0,9 euro/kwh della Spagna).

Tra i principali paesi europei, sottolineano Agrinsieme e Nomisma, l'Italia si caratterizza per deficit infrastrutturali e sovraccarichi burocratici che si traducono in maggiori costi di produzione per le imprese e minore competitività del tessuto produttivo.

Tra i principali freni allo sviluppo del sistema agroalimentare italiano, secondo Agrinsieme, la sottodimensione delle imprese, difficoltà logistiche, costi infrastrutturali più alti della media europea e un sovraccarico burocratico e di servizio non più in linea con le esigenze delle aziende agricole.

"Ciononostante - sottolineano i presidenti delle organizzazioni aderenti ad Agrinsieme, Mario Guidi, Dino Scanavino, Giorgio Mercuri, Giovanni Luppi, Giampaolo Buonfiglio - l'unico settore che in questi anni di crisi ha tenuto è l'agroalimentare. Al contrario del manifatturiero e tessile o costruzioni, agricoltura e industria alimentare hanno mantenuto positivo il trend, con valori tra +4% e +7%, rappresentando il 9% del Pil e il 14% degli occupati."
Data di pubblicazione: