Agrinsieme: costi e inefficienze delle infrastrutture frenano il Made in Italy
Non siamo competitivi, sottolinea lo studio, né per il costo dell'autotrasporto (1,59 euro/Km in Italia a fronte di 1,21 euro/Km in Spagna) né per il prezzo dell'energia ad uso industriale (0,18 euro/kWh contro i 0,9 euro/kwh della Spagna).
Tra i principali paesi europei, sottolineano Agrinsieme e Nomisma, l'Italia si caratterizza per deficit infrastrutturali e sovraccarichi burocratici che si traducono in maggiori costi di produzione per le imprese e minore competitività del tessuto produttivo.
Tra i principali freni allo sviluppo del sistema agroalimentare italiano, secondo Agrinsieme, la sottodimensione delle imprese, difficoltà logistiche, costi infrastrutturali più alti della media europea e un sovraccarico burocratico e di servizio non più in linea con le esigenze delle aziende agricole.
"Ciononostante - sottolineano i presidenti delle organizzazioni aderenti ad Agrinsieme, Mario Guidi, Dino Scanavino, Giorgio Mercuri, Giovanni Luppi, Giampaolo Buonfiglio - l'unico settore che in questi anni di crisi ha tenuto è l'agroalimentare. Al contrario del manifatturiero e tessile o costruzioni, agricoltura e industria alimentare hanno mantenuto positivo il trend, con valori tra +4% e +7%, rappresentando il 9% del Pil e il 14% degli occupati."