"Frutta e verdura saranno mature "a comando"
"Le piante - ha spiegato Cervone - sono esseri viventi 'potentissimi' che ci forniscono cibo oppure energia, come il mais, ma che in realtà non sappiamo ancora sfruttare a pieno. Una grande parte della massa delle piante è spesso considerato come uno scarto che viene semplicemente eliminato, basti pensare agli scarti della lavorazione del riso e al loro impatto inquinante".
Unendo gli studi fatti sui meccanismi di difesa immunitarie delle piante e la manipolazione dei microrganismi potremmo ora utilizzarle al 100% e allo stesso tempo ridurre l'impatto ambientale. Identificando gli interruttori molecolari che governano le attività interne delle cellule potrebbe permettere di comandare le azioni delle piante.
"A breve saremo in grado di far auto-degradare le cellule in modo da poterle trasformare facilmente in alcool, e quindi in combustibile", ha spiegato il biologo dell'Università Sapienza di Roma. "Tra qualche anno - ha aggiunto - potremmo avere addirittura frutti che maturano a comando: frutta e verdura da comprare acerba (che quindi si conserva per moltissimo tempo) e che con una semplice azione, come illuminarle con una luce particolare oppure pungendole con un ago, fanno innescare una maturazione rapida".