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Ogni giorno spendono 55 euro a testa in alimenti

I consumi alimentari dei turisti stranieri in Italia ammontano a 18 miliardi di euro all'anno

Venezia, Roma, Firenze e chi più ne ha più ne metta, certo. Ma se sei un turista straniero in Italia, quel che devi assolutamente fare è "andare a mangiare italiano". E' questa la cifra di un turismo che cerca sempre di più l'esperienza diretta con gli usi, i costumi e la cucina locali, o almeno è quello che emerge leggendo più in profondità il rapporto Coop 2014 (clicca qui per leggere l'articolo di resoconto di FreshPlaza).

Il turista straniero che arriva in Italia spende in alimenti, stando agli ultimi dati, ben 50 e più euro al giorno, a testa: una cifra di tutto rispetto se si considera che ad esempio una famiglia italiana di tre persone spende in media 461 euro, ma al mese. All'elenco degli "ambasciatori" dell'Italia nel mondo, quali i grandi pilastri dell'arte, della cultura e della storia, possiamo così aggiungere a buon diritto anche il patrimonio culinario.


In 6 anni, la spesa dei turisti stranieri in alimenti 'made in Italy' è cresciuta del 65%

Incrociando le statistiche sul turismo di Banca d'Italia e dell'Osservatorio Unioncamere-Isnart, si stima che gli stranieri spendono 33 miliardi di euro all'anno in Italia, tutto compreso. A conti fatti si tratta di poco più di 100 euro al giorno a testa, di cui circa la metà (55 euro al giorno) se ne va nell'acquisto di prodotti tipici, per un giro d'affari che si attesta sui 18 miliardi di euro all'anno. Ma c'è di più: anche il turista appare alle prese con la crisi, ma se su altri capitoli di spesa si è negli anni ridimensionato, nella sua spesa alimentare no; questa è l'unica voce in crescita nel budget di spesa del turista straniero (+65% dal 2008 a oggi).


Dei 55 euro spesi al giorno, ben 10 vanno nei souvenir culinari, da portarsi in patria.

Ma vediamo come vengono spesi questi 55 euro al giorno. La parte più grossa, 23 euro, è dedicata agli acquisti di cibi e bevande negli esercizi del commercio tradizionale e della Gdo, mentre 16 se ne vanno per pagare il conto "al tavolo", sia esso in pizzeria o al ristorante. Altri 6 euro se ne vanno tra bar e pasticcerie. E per finire 10, circa il 20% del totale, sono gli euro riservati per comprare i cosiddetti "souvenir culinari", perché vuoi mettere che regalo migliore per parenti e amici in patria se non un pezzo commestibile d'Italia?

Questo vale per gli stranieri che vengono in Italia, ma nell'epoca della globalizzazione un viaggio simile è possibile anche farlo sotto casa. Merito dei ristoranti italiani all'estero, compresi in un numero non ben precisato ma che si attesta tra i 60mila e gli 80mila in ogni angolo del pianeta. Ogni anno fatturano qualcosa come più di 30 miliardi di dollari, con un clientela giornaliera di 3 milioni di persone. Meglio di noi fa solo la Cina.


Sono tra 60mila e 80mila i ristoranti italiani nel mondo, di questi 1.424 sono certificati 'Ospitalità italiana'.

Per avere un'idea della distribuzione della ristorazione nel mondo, è possibile esaminare l'elenco e la localizzazione geografica dei ristoranti italiani che hanno ottenuto la certificazione "Ospitalità Italiana, Ristoranti italiani nel mondo" (vedi qui sopra). A fine 2013 risultano 1.424 i ristoranti italiani certificati in 49 Paesi diversi. Di questi, un quarto si concentrano negli USA e in Brasile, seguono poi Australia, Francia e Germania.