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Squeri: affascinati da produzione integrata e analisi dei terreni

Steriltom, il pomodoro piacentino conquista i mercati asiatici

Giappone e Corea del Sud sono rimasti affascinati dall'oro rosso piacentino e per l'azienda Steriltom si sono aperti due importanti canali commerciali. Nei giorni scorsi, infatti, l'azienda di trasformazione del pomodoro guidata da Dario Squeri ha firmato un contratto con Aleph Inc, catena giapponese che raccoglie 300 ristoranti e ha stabilito buoni contatti con Seroun International, rappresentante di import agroalimentare coreano. Steriltom lavora ogni anno 160.000 tonnellate di pomodoro fresco per i settori food service e industriale.



A incantare le due imprese asiatiche sono stati i campi di pomodoro dell'azienda italiana, l'attenzione al prodotto – a partire dal terreno – e la qualità. L'amministratore delegato giapponese Dai Shoji (nella foto qui sopra) e il presidente coreano Kyungwoo Lee (nella foto a destra) hanno visitato gli appezzamenti dove si produce il pomodoro, dove avviene la raccolta, nonché l'azienda che lo trasforma. Interesse è stato espresso per la produzione integrata, le analisi del terreno, l'uso di fusti sterili, il packaging.

Gli ospiti sono poi stati a Gariga, dove la Ecosistemi di Paolo Manfredi esegue analisi sul sottosuolo, per garantire il pomodoro "dalle radici". Ai due imprenditori asiatici è stato così illustrata anche Pomorete (di cui Ecosistemi e Steriltom fanno parte), la prima filiera italiana del pomodoro, di cui Squeri è presidente.

"Gli ospiti hanno poi eseguito un test – ha raccontato Squeri – prendendo a campione una scatola di polpa. A partire dal codice, sono risaliti alla produzione, al produttore di pomodoro, al terreno in cui è stato coltivato chiedendo di vedere anche le analisi svolte nel sottosuolo". Infine, pranzo in una trattoria piacentina a base di piatti tipici e tanto pomodoro!
Data di pubblicazione: