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Aumento anche per le mandorle cilene d'importazione

Argentina: il prezzo delle noci sale del 100% in un mese

Il prezzo delle noci nei supermercati dell'Argentina è aumentato quasi del 100% negli ultimi 30 giorni, mentre quello delle mandorle è raddoppiato da marzo ad oggi. Questi incrementi sono dovuti alla scarsa offerta sul mercato, causata a sua volta dalle gelate di settembre 2013, che danneggiarono non solo la drupacee, ma anche noci e mandorli. A ciò deve aggiungersi il fatto che la domanda di frutta secca e a guscio cresce in inverno (fase stagionale in cui l'emisfero sud si trova adesso).

I consumatori che ultimamente hanno cercato questi prodotti si sono imbattuti in costose sorprese: per comprare una confezione da 228 grammi di mandole pelate ci vogliono quasi 70 pesos (299 pesos al chilo, cioè 27 euro/kg). Lo stesso vale per le noci pelate. In una catena di supermercati con punti vendita a Godoy Cruz, Guaymallén e Las Heras, un kg di prodotto costa 280 pesos (un mese fa il prezzo oscillava tra i 150 e i 170 pesos).

Francisco Gómez, responsabile dell'Istituto si sviluppo rurale (IDR), ha spiegato come quest'improvviso rialzo dipenda da varie cause. "Il settore ortofrutticolo ha sofferto la peggiore stagione degli ultimi vent'anni a livello climatico. I prodotti che hanno subito i danni peggiori sono stati le drupacee (susine, pesche e ciliegie), con un -70% di prodotto raccolto".

Nonostante non esistano dati certi riguardanti la frutta a guscio, si può notare come ci sia stata comunque un'importante riduzione della produzione non solo per le gelate, ma anche per l'effetto del vento Zonda. "A tutto ciò si è sommata la speculazione da parte dei fornitori, in quanto non è un prodotto che può essere conservato per l'anno successivo".

Hugo Gottardini, produttore ed esportatore di noci della zona di Tupungato, ha commentato la situazione: "Da un lato, la pioggia a metà marzo ha provocato la caduta delle noci mature dagli alberi, quindi sono state perse ingenti quantità. Quest'anno inoltre sono aumentate le esportazioni a causa dell'incremento del valore del dollaro; infatti conviene di più vendere all'estero, in quanto il mercato interno è più lento, perché il paese è in recessione."

Per quanto riguarda le mandorle, Gottardini ha spiegato che quest'anno il raccolto non è stato molto proficuo, tanto che Mendoza è rimasta quasi senza prodotto per il consumo interno. Ciò che c'è sul mercato è importato dal Cile.

Due mesi fa, un kg di mandorle pelate costava al dettaglio tra i 130 e i 150 pesos, mentre ora arriva a superare i 290 pesos a seconda della qualità.

Fonte: Diariouno.com.ar

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: