Lagnasco Group: difendere e potenziare la vocazione frutticola di un intero territorio
Così riferisce a FreshPlaza Giuseppe Termanini, il direttore dell'Organizzazione di Produttori-OP Lagnasco Group, una delle più significative realtà cooperative frutticole del Nord-Ovest italiano.
"Dalla stagione in corso - sicuramente penalizzante per il ritardo di maturazione dei prodotti - ci aspettiamo ottime performance, soprattutto sui mirtilli (di cui è appena cominciata la raccolta) e poi su pesche, nettarine e susine (attese per luglio inoltrato), a dispetto delle difficoltà crescenti delle albicocche", prosegue il direttore.
"Come cooperativa, stiamo monitorando diverse opportunità per rinnovare gli ettari colpiti dal cancro batterico, e questo non solo per determinare un "dopo" dal punto di vista della produzione del kiwi, ma anche per consentire un ricambio generazionale alle aziende associate, in cui circa il 60% ha una rappresentanza di giovani alla conduzione".
A tal proposito, la cooperativa ha messo a punto, con la collaborazione di un Istituto bancario, un prodotto finanziario per il credito alle opere di rinnovo degli impianti frutticoli che prevede un periodo di pre-ammortamento di almeno 3 anni: in questo modo gli agricoltori potranno effettuare l'investimento e cominciare a restituire il finanziamento quando le piante entreranno in produzione. Questa soluzione sarà presentata a breve alla base sociale.
OP Lagnasco Group riunisce circa 300 soci (200 per le principali referenze di frutta maggiore e un centinaio tra piccoli frutti ed erbe aromatiche e officinali da trasformazione), per un fatturato complessivo di 30 milioni di euro.
Raggruppa le cooperative Blu di Valle, Agronatura e Il Frutto Permesso ed è orientata a valorizzare le principali produzioni frutticole dell'areale pedemontano delle valli del Monviso, in un comprensorio di oltre 30 comuni sotto le provincie di Cuneo e Torino, per un'estensione approssimativa di 1.600 ettari, dei quali circa il 10% risponde alle certificazioni biologiche e biodinamiche, mentre tutto il restante segue i disciplinari della produzione integrata.
Nell'ultima annata, pur difficile per le condizioni già ricordate, Lagnasco Group ha movimentato 13.000 tonnellate di mele, 2.000 tonnellate tra pesche e nettarine, 5.000 ton di kiwi, 300 ton di mirtilli, oltre 200 di albicocche e 50 di susine "Ramassin", di provenienza quasi totale dai soci conferitori.
Il 60% della produzione è destinata all'export (30% Europa e 30% tra America, Russia e Medio Oriente, con canale GDO e importatori) mentre il 40% va al mercato nazionale, in prevalenza tramite il canale diretto della GDO, seguita da mercati generali, ambulanti, negozi ortofrutticoli e HO.RE.CA., per terminare con l'industria di trasformazione.
Notevole il parco di certificazioni secondo gli standard internazionali, tra cui spiccano: UNI EN ISO 9001:2008 (gestione Qualità), UNI EN ISO 22005:2007 (Rintracciabilità), BRC GLOBAL STANDARD FOOD (Sicurezza Alimentare), IFS INTERNATIONAL FOOD STANDARD (per prodotto a marchio), GLOBALGAP OPZIONE 2 (Buona Prassi Agricola – l'Opzione 2 prevede il coinvolgimento sia della singola azienda agricola, sia dell’Organizzazione stessa con relativa gestione del Sistema Qualità), TESCO NURTURE, BIO-ORGANIC.
L'innovazione al centro del servizio rivolto ai soci
Negli ultimi 4 anni, Lagnasco Group ha investito nella realizzazione di una linea moderna di calibratura del prodotto e relative celle frigorifere, aumentando così la capacità di stoccaggio (fino alle 26.000 tonnellate totali). Ha inoltre automatizzato i suoi due centri di lavorazione (Lagnasco e Saluzzo) e ottimizzato 4 centri di ritiro (Lagnasco, Saluzzo, Falicetto e Campiglione Fenile), a favore dell'ottenimento di standard qualitativi uniformi e della versatilità di confezionamento. L'OP ha infatti la possibilità di confezionare le proprie produzioni in diversi tipi di imballaggio, a marchio aziendale o meno, a seconda delle esigenze dei clienti.
"Gli importanti investimenti degli ultimi anni ci rendono in grado di rispondere alla vera sfida di un'azienda cooperativistica – sottolinea Giuseppe Termanini - cioè quella di vivere il territorio e mantenerne dinamica e proficua la vocazione frutticola."
Davide Brero (consigliere CdA) e Giuseppe Termanini (direttore).
A sua volta, il giovane consigliere Davide Brero aggiunge: "Oltre alla pubblicazione di un bollettino di informazione periodica diffuso tra i soci e all'attività di Sportello Informativo, su iniziativa finanziata dalla Regione Piemonte, da alcuni giorni è online l'aggiornamento del sito aziendale www.lagnascogroup.it, che presenta due importanti rivisitazioni: un significativo ampliamento della photo-gallery (area di interesse per il target consumer/trade) e l'inserimento di una piattaforma dedicata ai soci, creata come area riservata, in cui ciascuno di essi potrà accedere tramite password riservata per consultare i dati della sua campionatura in presa diretta, determinando così un effetto di simultaneità nella trasmissione del report del prodotto conferito."
"In questo modo - prosegue Brero - intendiamo potenziare i linguaggi tradizionali del dialogo con i nostri soci attraverso i nuovi modi e tempi della comunicazione. Inoltre, il nostro intero programma di innovazione è orientato a garantire la "Qualità Lagnasco" lungo tutto il percorso di filiera, giocando d'anticipo sul processo di avanguardia tecnologica nell'organizzazione aziendale. Non a caso abbiamo scelto "Coltiviamo la bontà" come nostro claim."
Tra i fiori all'occhiello in questo percorso, il passaggio al metodo di conservazione dinamica (ILOS) - funzionale all'abbattimento dell'impatto ambientale di tutto l'iter produttivo – il quale ha consentito un prolungamento dei calendari di vendita, unitamente a un decremento del 15% del calo-peso su tutto il prodotto conferito.
Brero commenta: "Il ruolo dello staff tecnico è risultato fondamentale in questo percorso di innovazione, in cui si è cercato di creare una cabina di regia fortemente integrata, capace di controllare tutti i segmenti di filiera per tutelare le caratteristiche organolettiche della produzione e offrire al mercato maggiori garanzie in termini di sicurezza e salubrità. L'adozione di un sistema di gestione della qualità ha poi portato all’informatizzazione del sistema di tracciabilità/rintracciabilità del prodotto, che ha conferito una trasparenza totale al monitoraggio del percorso della materia prima (campo, stoccaggio, calibratura, lavorazione e spedizione), riducendo notevolmente le tempistiche di rintraccio del prodotto in caso di ritiro dal mercato, così come quelle di comunicazione delle analisi risalendo immediatamente al singolo produttore."
Mela Rossa Cuneo IGP: quali prospettive?
Sulla recente attribuzione dell'Indicazione Geografica Protetta alla Mela Rossa Cuneo, il direttore Termanini commenta: "Questo marchio di qualità potrà diventare un vero 'passaporto' non solo verso il mercato interno, ma anche all'estero, se sapremo far conoscere e comunicare il valore aggiunto del vasto panorama varietale legato alla "Rossa" cuneese, partendo proprio dalle caratteristiche organolettiche e ambientali che esprime, e che la differenziano da altre produzioni. L'IGP non è da meno di club di prodotto o di uno slogan di forte impatto, dunque rappresenta un patrimonio da valorizzare: per questo, stiamo dedicando una grande attenzione a tutto il comparto delle nostre mele Rosse (Gala, Red Delicious e Fuji), al fine di potenziare la rete di vendita nei mercati oltremare (in particolare in Medio-Oriente, in India e Russia)."
Giuseppe Termanini conclude: "Non si può sempre pensare di andare da soli nel mondo. Lavorare sulle destinazioni commerciali del prodotto è importante quanto innovare la cultura cooperativa, in modo da fare rete sul territorio, nell'interesse di tutti."
Per maggiori informazioni:
Giuseppe Termanini - Direttore
Lagnasco Group Soc. Coop. arl
Via Santa Maria, 2
12030 Lagnasco (CN)
Tel.: (+39) 0175 282119
Fax: (+39) 0175 282181
Email: direzione@lagnascogroup.it
Web: www.lagnascogroup.it
Autore: Renata Cantamessa