Le potenzialita' di mercato delle mele a polpa rossa analizzate durante Interpoma 2012
Quasi tutte le accessioni a polpa rossa, risalgono a Niedwetzkiana, una forma naturale presunta di M. sieversii, originaria dell'Asia centrale.
I pigmenti responsabili della particolare colorazione sono gli antociani, appartenenti alla numerosa famiglia dei flavonoidi e situati nei vacuoli cellulari. Gli antociani sembrano essere benefici per la salute, con proprietà antiossidanti che possono avere un ruolo nella prevenzione di alcune malattie. I risultati di ricerche in vitro, infatti, suggeriscono una loro funzione antiossidante e anti-infiammatoria oltre a proprietà antitumorali e antidiabetiche.
Guerra ha citato anche gli studi di mappatura di un gene (MdMYB10) responsabile della polpa rossa e del colore delle foglie delle mele. MdMYB10 è identificato come un fattore di trascrizione che favorisce la sintesi di vari enzimi pertinenti la biosintesi degli antociani.
Le mele a polpa rossa non sono nuove a un impiego ornamentale o nell’industria di trasformazione.
Il miglioramento genetico delle mele a polpa rossa, con l'obiettivo di un loro consumo fresco, è iniziato solo recentemente, negli anni '90, ma attualmente molti breeders stanno seguendo questo filone. In tutto il mondo – come anche in Alto Adige – si sta testando la produzione di mele a polpa rossa, che secondo gli esperti potrebbero avere un notevole potenziale sul mercato.
Due fenotipi distintivi. A sinistra, colorazione rosso, rosso scuro o viola. Il pigmento rosso è presente al 70-100% nella corteccia e nel torsolo del frutto, dalla fioritura fino alla maturazione. Le foglie in via di sviluppo sono di colore rosso, le adulte potrebbero diventare verdi. A destra, colorazione da rosa pallido fino al rosso vivo. Il pigmento rosso è presente all'1-80% nella corteccia ma non nel torsolo e spesso si esprime tardi nella stagione, ma sempre associato al colore verde delle foglie nuove.
Riguardo alle ricerche su mele a polpa rossa condotte presso il Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg, i primi impianti sperimentali risalgono alla primavera 2010 e più di 20 genotipi di vari breeders sono in fase di studio su diversi siti microclimatici in zone vocate alla melicoltura del Sud Tirolo.
Risultati di un panel test condotto su campioni di mele fuori dalle normali condizioni di frigoconsevazione. Intensità da 1 a 9 (1 = assente; 9 = molto intensa). In ascissa, da sinistra, croccantezza, durezza, succosità, dolcezza, acidità, aroma e astringenza. In verde Granny Smith, in giallo Gala e in rosso i genotipi a polpa rossa. Il tratto dell'astringenza è quello che ancora differenzia nettamente le mele a polpa rossa da quelle tradizionali.
Le grandi potenzialità delle mele a polpa rossa
Innanzitutto, queste mele rappresentano una novità e possono vantare un carattere distintivo in grado di valorizzarne la qualità. Va aggiunto che raggiungono una buona colorazione in ogni clima! Inoltre, gli aspetti legati alla loro influenza benefica – promotrice o protettrice - sulla salute, ne facilitano una promozione come alimenti funzionali e nutraceutici.
La grande sfida
Le mele a polpa rossa necessitano tuttavia di qualche perfezionamento, ha avvertito Walter Guerra. E', ad esempio, necessario intervenire per migliorare le prestazioni agronomiche, la pezzatura e la tessitura dei frutti e la loro conservabilità. Fondamentale, per una loro buona accoglienza e accettazione, infine, è che i primi genotipi di mele a polpa rossa presentati sul mercato non deludano il consumatore.
Walter Guerra.
Nell’ambito del progetto europeo POMOSANO, il Centro di Ricerca di Laimburg ha avviato recentemente un programma di miglioramento genetico specifico per le varietà a polpa rossa con l'obiettivo di conquistare un'ulteriore "quota nello stomaco" dei consumatori di mele.