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Il Marocco aumenta del 70% le sue esportazioni di pomodori verso la UE

I primi 10 giorni di novembre, a Perpignan, il Marocco ha venduto 12.269 tonnellate di pomodori contro le 7.342 dello stesso periodo della stagione precedente. Ciò significa che il paese nordafricano ha aumentato le sue esportazioni di pomodori verso l'Unione europea di circa il 70%, mentre le consegne di pomodori dalla Spagna sono diminuite del 13%, sempre confrontando i dati degli stessi periodi.

Da quella data, il Marocco non starebbe rispettando il prezzo di entrata del pomodoro stabilito nell'accordo di libero scambio con l'Unione europea, entrato in vigore il mese scorso, cosicché, secondo la Federazione spagnola Fepex, il valore totale dell'importazione è sceso al di sotto del prezzo di entrata stabilito in tale accordo, causando gravi danni al settore spagnolo.

Il prezzo di entrata del pomodoro stabilito nel protocollo agricolo dell'accordo commerciale tra l'UE e il Marocco è di 46,1 euro/quintale. Se il prezzo all'importazione è inferiore a questo valore, l'importatore dovrebbe pagare un dazio doganale di 29,8 euro/quintale per evitare che i bassi prezzi del prodotto importato affondino il mercato comunitario.

Dal 1° novembre il valore delle importazioni risulta inferiore a 42,4 euro/quintale, con un minimo storico di 36 euro/quintale. Ciò dunque comporterebbe il pagamento del dazio doganale. Tuttavia, l'elevato volume delle importazioni in questi giorni dimostra che non si sta pagando il dazio specifico, né si prevede che esso venga corrisposto in futuro perché, secondo Fepex, in quanto a questo livello di prezzo, pagando il diritto corrispondente, l'importazione sarebbe economicamente impraticabile.

Fonte: Ideal
Data di pubblicazione: