Legge di stabilita': agricoltori ancora una volta esclusi dal confronto governo-forze sociali
Non è la prima volta - sostengono Confagricoltura e Cia - che le organizzazioni agricole non fanno parte della concertazione avviata dal governo Monti. Tranne rare eccezioni, l’agricoltura è rimasta sempre fuori. Sinceramente non riusciamo a capire il motivo della ‘porta sbarrata’ al settore primario, che pur rappresenta milioni di imprese e di lavoratori e che in questi mesi ha dimostrato notevoli capacità di vitalità frenando la corsa al ribasso del Pil.
Nello stigmatizzare il comportamento del governo, Confagricoltura e Cia ricordano l’importanza della concertazione, che è lo strumento più idoneo per definire obiettivi condivisi e individuare strumenti e percorsi utili al loro raggiungimento. Un discorso che vale ancora di più quando questo metodo è allargato a tutte le altre componenti sociali del Paese. Cia e Confagricoltura, quindi, rinnovano l’invito a Palazzo Chigi: occorre ascoltare anche la "voce" degli agricoltori e delle loro imprese, che sono una realtà vera del sistema socio-economico italiano.