I supermercati russi preferiscono frutta e verdura importata
Il perché di tutto questo è semplice, spiegano i rivenditori russi: la qualità della frutta e della verdura locale lascia molto a desiderare. Anche tenendo conto dei prezzi competitivi, la produzione nazionale non riesce a competere con frutta e verdura importata già selezionata, lavata e confezionata.
Per esempio, i prezzi all’ingrosso per le carote nazionali variano tra i 4-5 rubli per chilogrammo (0,10-0,12 euro/kg), mentre le carote provenienti da Cina, Polonia, Olanda e Belgio non costano meno di 15 rubli per chilogrammo (0,36 euro/kg). Nonostante questo, i retailers si rivolgono agli importatori più volentieri, visto che esigono un prodotto appetibile a livello commerciale in modo da poterlo vendere durante i periodi in cui i prezzi sono relativamente bassi.
La stessa situazione si può osservare nel mercato russo delle mele. I produttori russi vendono le mele prodotte a 20-25 rubli per chilogrammo (0,48-0,60 euro/kg), ma i rivenditori preferiscono le mele polacche a prezzi non inferiori a rubli 29-30 per chilogrammo (0,69-0,72 euro/kg).
Tetiana Getman, direttore di Fruit-Inform, sostiene: "Questa stagione è risultata emblematica per quanto riguarda i problemi relativi alla produzione russa del fresco. Nelle due stagioni precedenti, sotto l’influenza dei prezzi alti, molte aziende agricole hanno investito esclusivamente nell’espansione delle aree di produzione e nella costruzione di magazzini di stoccaggio. Tuttavia, solo pochi di essi si sono presi cura dello sviluppo commerciale di quanto prodotto; quindi una politica del genere risulterà piuttosto negativa per alcuni produttori".