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Acquistati e installati nei campi dei rifugiati nel deserto tre container frigorifero per la conservazione dei cibi freschi

Cisp, Legacoop e Regione Emilia-Romagna insieme per i Saharawi

Sono 36 anni che i Saharawi vivono nel deserto come rifugiati sopravvivendo solo grazie agli aiuti alimentari inviati dall'Unione Europea e dalla comunità internazionale. Per mancanza di mezzi idonei alla conservazione, si tratta di prodotti secchi o conservati, poco adatti al clima e alle esigenze nutrizionali della popolazione.
Per questo motivo il CISP-Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli dell'Emilia Romagna, insieme alla Regione Emilia-Romagna, Legacoop Emilia-Romagna e le sue associate Conad, Coop Adriatica, Coop Estense, Coop Nord-Est, Nordiconad, Centrale Adriatica, hanno deciso di intervenire con un progetto pilota per il rafforzamento delle capacità della Mezza Luna Rossa Saharawi, acquistando e installando 3 containers frigoriferi nei campi rifugiati che si trovano nel deserto, vicino Tindouf (Algeria).

Il CISP, insieme alla Regione Emilia-Romagna e a Legacoop, in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione che si celebra il 16 ottobre, presenta i risultati di questo progetto di cui si è appena conclusa la prima fase.

"Si tratta di un progetto di cooperazione decentrata – spiega Giulia Olmi, responsabile CISP Emilia Romagna per i programmi sui Saharawi – partito un po' in sordina e con pochi fondi, ma che ha dato risultati concreti in tempi brevi. Abbiamo acquistato, trasportato e consegnato i contaneirs; li abbiamo installati, realizzato strutture idonee per alloggiarli e formato il personale locale per la manutenzione grazie al supporto tecnico di professionisti della Lega della Cooperative. In questo modo i cibi che arriveranno con gli aiuti potranno essere conservati alla giusta temperatura, senza rischiare di deteriorarsi e consentire la pianificazione stessa dell’invio di prodotti freschi".

Grazie al progetto, di cui ora si è chiusa la prima fase, è stata potenziata la capacità di conservazione e stoccaggio di prodotti freschi, rafforzata la capacità tecnica di manutenzione degli apparecchi per la conservazione di prodotti alimentari freschi e aumentate le possibilità per i Saharawi di accedere ad aiuti specifici.

"Gli aiuti non giungono in modo regolare e non coprono tutte le necessità – continua Olmi – Negli ultimi 10 anni la Regione Emilia-Romagna ha articolato un sistema di coordinamento di competenze e professionalità emergenti dal territorio che propongono azioni di solidarietà da realizzare in loco e di informazione e sensibilizzazione in Italia". Ora si avvia la seconda fase del progetto, che vede anche la partecipazione dell'Onu, che ha finanziato l'acquisto di altri due container frigorifero. Verranno inoltre installati generatori per gestire gli sbalzi di corrente elettrica, costruiti altri basamenti per poggiare i container e forniti pezzi di ricambio.

Dal 1975 l’Algeria accoglie una popolazione di 160.000 rifugiati Saharawi, parte della popolazione del Sahara Occidentale, ex colonia spagnola e unico paese africano che ancora deve esprimere la propria autodeterminazione, perché a tutt'oggi, in conflitto con la popolazione, che si riconosce nel Fronte di Liberazione Polisario, è occupato dal Marocco.

Per informazioni:
Cisp - Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli
Tel.: 06 3215498
Web: www.cisp-ngo.org
Adele Lapertosa
Cell.:338 5893531
Data di pubblicazione: