In alto Adige sono attive tre OP - organizzazioni di produttori (VOG, VIP e VOG Products) e 29 cooperative frutticole e ortofrutticole. Circa l’83% delle cooperative e oltre l’88% dei produttori operanti nel settore ortofrutticolo sono riuniti nelle organizzazioni di produttori e rappresentano il 90% della superficie coltivata.
OP | Settore di produzione | Coop. frutticole e ortofrutticole | Produttori | Superficie (ha) |
VIP | Ortofrutta | 7 | 1.798 | 5.100 |
VOG | Ortofrutta | 17 | 5.271 | 11.800 |
VOG products | Lavorazione frutta | 26 | 13.431 | 24.000 |
VIP + VOG | Ortofrutta | 24 | 7.069 | 16.900 |
Alto Adige | 29 | 8.000* | 18.700 | |
% OP | 82,8% | 88,4% | 90,4% |
Secondo il consuntivo del programma operativo delle tre organizzazioni di produttori attuato nel 2009, in totale sono stati rendicontati oltre 53 milioni di euro. Il contributo spettante, pari ad un massimo del 50% delle spese riconosciute, ammontava a circa 26,5 milioni euro.
"Oggetto principale dell’incentivazione – ha informato Kraus - sono stati: cassoni (9.957.800 euro), rinnovamento delle celle (5.029.300 euro), ampliamento della consistenza delle celle (3.651.900), impianti di confezionamento (3.488.300). Quindi, a seguire, investimenti per macchine selezionatrici e per locali di lavoro, carrelli elevatori e rintracciabilità della merce".
"Il ritiro dal mercato non fa parte della nostra filosofia, che invece insegue l’ottimizzazione del prodotto perché sia sempre fresco e di ottima qualità. A tal fine, si investe sulle tecnologie di conservazione e anche sulla ricerca varietale".
I prodotti dell’alto Adige sono altamente riconoscibili, sia nel mercato italiano che in quello estero. Il 70% dei marchi VOG e VIP viene esportato in Germania, Austria, Spagna, Regno Unito, Grecia, Paesi Scandinavi e ora anche verso il bacino del Mediterraneo e il Medio Oriente.
"I numeri parlano chiaro - ha spiegato Kraus - producendo 1 milione di tonnellate di mele, siamo costretti ad esportare e quindi dobbiamo investire in strutture di selezione, lavorazione e conservazione all’avanguardia, in modo che il nostro prodotto arrivi al cliente nella condizione ottimale".
La riforma dell’OCM ortofrutta, Reg. 1580/07, ha permesso di indirizzare gli strumenti di gestione delle crisi in due direzioni: assicurazione della raccolta (per contenere i costi fissi) e azioni di promozione, al di fuori del budget normale di marketing: è il caso delle recenti telepromozioni in Spagna e Grecia.
"Sono stati ammessi a contributo anche progetti informatici, piani per il miglioramento qualitativo dei prodotti, programmi per la ricerca di mercato e investimenti per il risparmio energetico – ha proseguito Kraus - L’OP VOG ha rendicontato nel 2009 per la prima volta un'assicurazione della raccolta atta a contenere l’incremento dei costi per il minor conferimento dovuto alle avversità atmosferiche. Il premio rendicontato ammontava a 3,6 milioni di euro".
"È stato inoltre concesso un premio di 500 euro per ettaro ai singoli produttori per la loro partecipazione al programma di Produzione Integrata, che ha riguardato una superficie netta di 14.138 ettari, equivalente a circa il 95% dell’intera superficie netta coltivabile dalle organizzazioni di produttori VIP e VOG".
Per quanto riguarda l’impegno ambientale, Kraus ha chiarito: "Sono stati ammessi a contributo i costi per l’acquisto dei dispenser dei singoli produttori delle cooperative associate per la loro partecipazione al progetto della confusione sessuale contro i parassiti. Per la lotta contro il lepidottero Carpocapsa del melo (Cydia pomonella), sono stati concessi contributi pari a 128 euro per ettaro per costi di materiale e altri 128 euro per ettaro per i costi di lavoro, su un totale di circa 11.215 ettari".
"Sono stati rendicontati anche i maggiori costi per gli imballaggi riutilizzabili. In totale sono stati concessi contributi per oltre 2,31 milioni di euro, ossia per quasi 9,7 milioni d’imballaggi riutilizzabili".
L’autunno scorso è stato controllato a campione il valore della produzione commercializzata (VPC) nel 2009/10 presso le sedi delle Organizzazioni di produttori: ne sono stati ammessi 540,2 milioni di euro ed è condizione fondamentale per il calcolo dell’aiuto per il programma operativo 2011.
"Per essere riconosciuti come OP – ha concluso Andrea Kraus – bisogna avere un VPC minimo di 80 milioni di euro, ma il minimo nazionale è di 1,5 e per singoli prodotti anche di meno. È indispensabile favorire e incentivare di più l’aggregazione, l’Italia dovrebbe passare a 10-15 milioni di euro per poter rendere interessanti i programmi operativi".
Contatti
dott. Andreas Kraus
Responsabile settore OCM ortofrutta
Provincia autonoma di Bolzano - Ufficio frutti- e viti- coltura
Via Brennero, 6
39100 Bolzano
Tel.: 0471 415085
Fax: 0471 415089
Email: andreas.kraus@provinz.bz.it