La Piana del Sele (o Piana di Paestum) è una pianura di circa 500 chilometri quadrati che si estende lungo il percorso del fiume Sele, nella provincia di Salerno. È delimitata a Nord dalle propaggini meridionali dei monti Picentini, ad Est dalla valle del Sele, a Sud dai rilievi del Subappennino lucano e a Ovest è bagnata dal mar Tirreno nel golfo di Salerno.
Storia
Questo territorio era un tempo malarico e paludoso. Agli inizi del 1800 e fino agli anni Cinquanta è stato sottoposto a numerose opere di bonifica. La costruzione della diga di Persano, insieme con la realizzazione di numerosi canali d’irrigazione, hanno di fatto favorito lo sviluppo dell’agricoltura e della zootecnia.
La valle del Sele
La favorevole posizione geografica e la disponibilità di acque irrigue grazie al fiume Sele, hanno reso la valle una delle terre più fertili della Campania. Si può considerare il "cuore" verde dell’agricoltura salernitana, nonostante la grave crisi congiunturale degli ultimi anni abbia lasciato il segno.
Le produzioni interessano un territorio ampio
Le produzioni agricole interessano un territorio molto vasto e soggetto all’interscambio con le aree limitrofe come il Cilento, i monti Alburni, i Picentini, il vallo di Diano, il golfo di Policastro e la stessa costiera amalfitana. Negli ultimi anni, grazie all’impegno profuso dagli imprenditori, è stata attivata una corrente di scambi commerciali con l’Europa.
Le potenzialità di sviluppo ancora inespresse
Il territorio ha potenzialità enormi, ancora non sfruttate: il territorio è vasto, si presta per coltivazioni di prima e di IV gamma, ci sono risorse e competenze notevoli grazie anche alla presenza di grandi centri che la popolano, tra cui Battipaglia ed Eboli.