
Frutti di noce

Il nome del genere deriva dal latino Jovis glans (ghianda di Giove).
La specie più conosciuta è Juglans regia L., noto come noce da frutto o noce bianco (nella foto a destra, un magnifico esemplare). Diffusa in tutto il mondo, in Italia la coltura della noce da frutto, in genere promiscua, ha una certa rilevanza solo in Campania.
Caratteristiche generali
Le Juglans sono piante di grande taglia, con altezza compresa tra 10 e 40 metri. Le foglie caduche sono alterne e imparipennate. Le piante sono monoiche a sessi separati, con impollinazione anemofila.

Foglie di noce
I fiori maschili sono raggruppati in spighe che comprendono fino a 36 stami. I fiori femminili (pistilli) sono riuniti a gruppi di 2-4, con uno stigma.
Il frutto è una drupa indeiscente a endocarpo sclerificato, contenente un solo seme con cotiledoni sviluppati e ricchi in materia grassa, chiamato noce.
Distribuzione
L’areale naturale comprende l’America settentrionale e meridionale, l’Asia e l’Europa.

Innumerevoli sono le specie. Oltre allo Juglans regia L., noce da frutto o noce bianco, coltivato per il frutto ed il legno, possiamo annoverare in questo genere, le specie Juglans ailantifolia Carriere, originario del Giappone e dell’Asia Pacifica, usato per il frutto e per il legno, lo Juglans australis Griseb, originario del Sud America usato per il frutto, lo Juglans California S. Watson, usato per il legno e come portainnesto, lo Juglans Nigra L., noce nero, originario del Nord America usato per il legno (nella foto a sinistra, un esemplare di Juglans Nigra L. o noce nero).
Varietà
Tra le varietà di interesse generale vi sono:

Franquette: di vigore elevato, a duplice destinazione (frutto e legno), produce frutti grossi, di forma ovale, di ottima qualità; è consigliabile al Centro-Nord e al Sud nelle zone più fredde per il suo fabbisogno di freddo;
Hartley: di vigore medio, ad una sola destinazione (da frutto), produce frutti grossi, di forma subovale, di buona qualità, è adatta bene sia al Nord che al Sud.
Altre varietà interessanti sono: Malizia, selezione di Sorrento, Feltrina, Bleggiana, Cerreto e Midland.
Il noce viene propagato sia per seme, sia per innesto, così come tutte le specie a frutto secco. Tra i portinnesti si ricordano: franchi di varietà locali ed il selvatico.
Produzione
Una pianta in piena produzione è in grado di fornire 50-70 chili di frutti; nell’impianto si raggiungono i 40 quintali ad ettaro, mentre 60-80 quintali ad ettaro negli Stati Uniti.
La raccolta dei frutti, da metà settembre a fine ottobre, è totalmente meccanizzata mediante l’uso di scuotitori, andanatrici e raccattatrici meccaniche.
In Italia, di norma, la raccolta viene fatta raccattando i frutti caduti naturalmente, o con l’ausilio di pertiche, su reti appositamente distese sotto gli alberi. I frutti sono ricchi di olio e zuccheri vengono impiegati anche nell’industria della cosmesi e farmaceutica.
Prima di essere posti in commercio, i frutti devono essere sottoposti a smallatura, per evitare l’annerimento del guscio; segue il lavaggio, per eliminare ogni residuo del mallo; quindi l’imbiancatura con anidride solforosa; poi l’essiccazione graduale allo scopo di abbassare l’umidità al 4-5%; in un momento successivo la selezione, la calibratura e, infine, il confezionamento.
E’ possibile la conservazione a 0°C con UR (umidità relativa) di 60-75% sicura contro l’irrancidimento.
Il legno è molto pregiato, duro, compatto, resistente e di facile lavorazione.
Fonte: Wikipedia