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Preceduta da USA e Russia

Italia terzo importatore di banane dell'Ecuador

Nel giro di quattro anni, il mercato statunitense è diventato la prima destinazione delle banane ecuadoriane. Tra gennaio e ottobre 2010, le esportazioni di frutta verso tale destinazione hanno raggiunto un controvalore di 348,4 milioni di dollari, pari ad un quinto del totale delle vendite registrate negli States (1,65 miliardi di dollari).

Al secondo posto si colloca il mercato russo con 339 milioni, seguito dall'Italia con 309,5 milioni. La novità è che la Russia, che era stata la prima meta della frutta ecuadoriana tra il 2007 e il 2009, ha ora ceduto lo scettro.

La stabilità dei prezzi nel mercato statunitense ha incoraggiato le imprese multinazionali (Dole, Chiquita, Noboa, Turbana e Del Monte) ad inviare la loro frutta ai porti degli Stati Uniti, dove il prezzo alla cassa si è mantenuto tra i 15 e i 16 dollari.

Sergio Seminario, produttore di banane ed esportatore, ha dichiarato che la posizione degli Stati Uniti come prima destinazione per le banane dell'Ecuador si deve proprio al mantenimento di prezzi stabili e al fatto di essere un mercato regolamentato.

Nell'ultimo anno (2009), gli Stati Uniti hanno importato banane da diversi paesi produttori, per l'equivalente di 1.461,2 milioni di dollari; nei primi 10 mesi del 2010, gli acquisti statunitensi di banane hanno raggiunto quota 1.390,9 milioni. Le esportazioni dal Guatemala ed Ecuador rappresentano il 50% di tale mercato.

Al contrario, nell'Unione europea e in Russia, i prezzi delle banane sono instabili. Per esempio, nell'UE una cassa di banane si vende tra i 13 e i 14 euro, ma siccome il tasso di cambio dell'euro è sceso, gli esportatori ricevono minori entrate.

Il freddo e le eccessive precipitazioni nevose hanno compromesso ui trasporti negli ultimi giorni. "Ciò provocherà una carenza temporanea di prodotto", ha detto Seminario.