Italia: nuove norme per gli impianti fotovoltaici a terra
"Sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione in sede di Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sulle fonti rinnovabili proposto dal Ministero dello Sviluppo economico. Ho fortemente voluto e ottenuto che nel provvedimento venisse inserita la norma che non consente di costruire su terreni agricoli impianti fotovoltaici a terra superiori a un Mw. In questo modo intendiamo proteggere il terreno agricolo dalle speculazioni industriali, stabilendo che esso deve essere utilizzato in primo luogo per l’agricoltura".
"Ho anche ottenuto che la grandezza degli impianti sia direttamente proporzionale alla superficie agricola posseduta, in modo che non si possa utilizzare più del 10% del terreno a disposizione per sviluppare impianti fotovoltaici a terra, che devono essere considerati, a mio avviso, come una delle possibili scelte degli agricoltori, quindi come un nuovo prodotto dell’agricoltura".
"Ringrazio le associazioni di categoria che mi hanno sottoposto delle utili osservazioni recepite nel decreto e auspico che in sede parlamentare si rafforzi quel binomio agricoltura/fonti rinnovabili, uno degli obiettivi principali della mia attività di governo".
Tale provvedimento riveste grande importanza anche per il settore agricolo che negli ultimi anni ha effettuato grossi investimenti per la creazione di oltre 200 nuovi impianti già in esercizio e di altri 400 in corso di accreditamento. Questi numeri dimostrano che il settore agricolo ha giocato un ruolo importante nell’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e potrà ulteriormente contribuire al conseguimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva.
In tal senso il Decreto conferma gli incentivi per il settore e ne garantisce il livello per tutto il periodo di durata agli impianti già in esercizio o che vi entreranno entro il 2012.
Il Decreto costituisce anche il primo passo per l’introduzione della certificazione della sostenibilità dei biocarburanti utilizzati nei trasporti, garantendone in tal modo la provenienza e l’effettivo contributo all’abbattimento delle emissioni in atmosfera.