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Dov'e' la frutta? Freshfel smaschera l'uso improprio dell’immagine dell’ortofrutta fresca

Freshfel Europe, l’Associazione europea che rappresenta gli interessi del settore dell’ortofrutta in Europa, sta mostrando attraverso uno studio intitolato "Where is the fruit?" che l’immagine ed il nome della frutta fresca sono molto spesso utilizzati in maniera impropria dagli altri settori alimentari.

La ricerca, commissionata ad un’agenzia di marketing irlandese, analizza l’effettivo contenuto di frutta all’interno di una gamma di prodotti alimentari di largo consumo che utilizzano un’immagine/fotografia o parole/riferimenti alla frutta nella confezione esterna. La ricerca era di tipo generale e non ha voluto pendere in considerazione una specifica categoria di prodotti o marchi.

Secondo Raquel Izquierdo de Santiago, Responsabile di Freshfel della comunicazione, "l’uso di immagini accattivanti sulle confezioni è una strategia comunemente utilizzata per vendere i prodotti alimentari. Questa inconfondibilità porta i consumatori a ritenere che questa gamma di prodotti contenga una quantità significativa di prodotti richiamati dalle immagini o frasi presenti sulla confezione. Nella nuova tendenza dei consumatori ad essere maggiormente consapevoli degli effetti salutistici, è diventato sempre più comune avere riferimenti alla frutta o vedere immagini di ortofrutta fresca messe in tutti i tipi di prodotti".

Comunque, con l’arrivo delle nuove disposizioni che dovranno essere rispettate per l’uso dei messaggi salutistici (Regolamento EU 1924/2006 sui messaggi nutrizionali e salutistici sugli alimenti) l’uso di "rappresentazioni grafiche, fotografiche o simboliche che in qualsiasi modo suggerisca o induca a ritenere che un alimento ha particolari caratteristiche", è ora incontestabilmente incluso nella definizione di cosa si intente per "Messaggio" e come tale deve rispettare le disposizioni fissare nel Regolamento.
 
La ricerca è stata condotta in 9 Paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e Regno Unito), che rappresentano più del 75% di tutta la popolazione dell’Europa a 27. In ciascun Paese, per l’acquisto dei prodotti sono stati selezionati i supermercati più grandi per volume. Sono stati acquistati prodotti rappresentativi di un’ampia gamma di categorie alimentari a disposizione dei consumatori secondo una serie di parametri illustrati nel report.

I 23 gruppi di prodotti hanno dato un totale di 207 prodotti che poi sono stati divisi e catalogati in un numero di categorie basate sulla tipologia di ingrediente/i a base di frutta in essi contenuti. Tutte le informazioni sugli ingredienti, le informazioni nutrizionali e la tipologia di frutta presente in ciascun prodotto, come indicate sulla confezione, sono state esaminate da un nutrizionista e dietologo indipendente.

Dai prodotti analizzati nella ricerca, il 18% - circa 1 su 5 prodotti – non contiene per nulla frutta, mentre il rimanente 82% ne contiene in forme diverse. Il 50% dei prodotti non ne contiene (18%) o ne contiene in misura minima (il 32% ne ha meno del 10%) nonostante la raffigurazione nelle immagini o i riferimenti alla frutta nelle confezioni. Solo il 17% dei prodotti ha più del 50% di contenuto di frutta. Inoltre, tenendo in considerazione tutti i prodotti, il 29% contiene più di 15 gr per 100 gr o ml di zucchero. Di questi prodotti che contengono almeno il 50% di frutta, il 20% sono anche al di sopra di questo limite.

Tenendo conto del nuovo Regolamento Comunitario sui messaggi nutrizionali e salutistici e dei dibattiti per stabilire cosa si deve intendere per "prodotto a base di ortofrutta" nonché dei requisiti necessari per poter inserire i messaggi sugli stessi, la ricerca di Freshfel dimostra che di tutti i prodotti presi in esame dallo studio (207), solo il 13,5% (28 prodotti) allo stato attuale potrebbero legittimamente riportare immagini di frutta fresca sulle confezioni senza essere in contrasto con i requisiti dell’Unione Europea e non indurre in errore i consumatori.

Luc Clerx, Presidente del Comitato di Promozione, Immagine e Comunicazione di Freshfel, dichiara: "Questo studio dimostra che i consumatori in Europa per un considerevole numero di acquisti alimentari possono essere tratti in errore nell’acquistare prodotti che non hanno le caratteristiche mostrate nelle loro confezioni. Le confezioni di alcuni prodotti semplicemente ricorda ai consumatori il valore nutrizionale dell’ortofrutta fresca, senza darne poi i benefici".

I consumatori devono avere fiducia e informazioni veritiere nel momento in cui prendono le decisioni di acquisto e non devono essere tratti in errore. Attualmente c’è ampia discussione su come aumentare la consapevolezza dei consumatori sui benefici del consumo di ortofrutta che comunque non si è tradotta ancora in un cambio di abitudini. Probabilmente, una parte relativamente ampia di consumatori ritiene che le proprie scelte alimentari siano in linea con le indicazioni di incrementare il consumo di ortofrutta senza poi esserlo nel concreto.

Raquel Izquierdo conclude: "Alla luce di tali risultati, sia le immagini e le frasi fuorvianti delle confezioni, così come l’allusione a frutta e verdura in prodotti che ne contengono una minima quantità o per nulla, dovrebbero essere rimossi oppure gli alimenti e bevande dovrebbero essere riformulati, incrementando in maniera significativa il loro contenuto di frutta e verdura".

Clicca qui per scaricare lo studio "Where is the fruit?" (in lingua inglese).

Contatti:
FRESHFEL EUROPE
Tel.: +32 (0)2 777 15 80
Fax: +32 (0)2 777 15 81
Email: info@freshfel.org
Web: www.freshfel.org
Data di pubblicazione: