Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Genova: tornano in tavola gli antichi ortaggi del Tigullio

Tornano sulle tavole dei genovesi cinque ortaggi quasi scomparsi da decenni, che nel corso dei secoli avevano caratterizzato la cucina del Levante ligure e del capoluogo. Con il marchio della Camera di Commercio di Genova "Antichi Ortaggi del Tigullio", il broccolo lavagnino, la gaggetta, la radice di Chiavari, la cipolla rossa e la melanzanina genovesi fanno capolino nei negozi più attenti alla qualità e alla tradizione. Lo annuncia Germano Gadina, presidente regionale ligure e provinciale per Genova di Coldiretti e membro della giunta della Camera di Commercio genovese.

"Sono una decina - dichiara - i coltivatori che producono queste varietà, tutti concentrati tra Chiavari e Lavagna. Cerchiamo di farli crescere nel numero e nella quantità della produzione. E' un processo lento e difficile, anche per l'età avanzata degli agricoltori in generale. Per ogni nuovo agricoltore tre anziani lasciano l'attività, ma ora si registra un'inversione di tendenza, dovuta anche alla difficoltà di trovare lavoro in altri settori".

''Perché si diffonda la coltivazione di questi antichi ortaggi - spiega Gadina - il consumatore deve vedervi un valore aggiunto rispetto agli altri prodotti e ed essere disposto a pagarlo. Mercati e negozi sono pieni di ortaggi, di buona qualità, che vengono dal Sud, da Latina, dal Triveneto. Questi cinque ortaggi e gli altri prodotti tipici e tradizionali hanno qualità che bisogna conoscere. Ma si stanno diffondendo, noi cerchiamo di accorciare la filiera, puntando sulle piccole rivendite e la vendita diretta".
Data di pubblicazione: