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Azienda inglese taglia i costi energetici grazie ad un impianto di digestione anaerobica di scarti di patate

Un impianto di digestione anaerobica presso la sede dell'azienda pataticola Branston sita a Lincoln, in Inghilterra, utilizzerà bucce e patate di scarso valore per la produzione di energia elettrica sufficiente a ridurre del 40% la dipendenza dell'impresa dalla rete elettrica.

Il direttore del progetto, Vee Gururajan, ha riferito che i lavori per costruire l'impianto sono cominciati la scorsa settimana. "Tre o quattro anni fa abbiamo cominciato a misurare la nostra impronta ecologica e abbiamo riscontrato che l'energia elettrica è il fattore principale." L'impianto di digestione anaerobica dovrebbe permettere alla società difare un passo importante nella riduzione del consumo di elettricità, haaggiunto Gururajan.

Circa 10.000 tonnellate di patate di scarto, che altrimenti andrebbero destinate alla produzione di mangimi, insieme con i rifiuti e le bucce derivanti dalle lavorazioni di pre-confezionamento, fornirebbero all'impianto potenza per produrre circa 300 kWe (kilowatt elettrici).

Gururajan ha riferito che il costo del progetto è di 1,4 milioni disterline (circa 1,54 milioni di euro), 450.000 delle quali provenientidal Fondo per lo sviluppo rurale (RDPE).

L'azienda sta costruendo anche un impianto di riciclo dell'acqua che dovrebbe ridurre del 60% l'utilizzo delle risorse idriche.

"La chiave è: basse emissioni uguale bassi costi. Sì, stiamo riducendo il nostro impatto ambientale, che ci permetterà di mantenere il nostro accreditamento Carbon Trust, ed è un bene per l'ambiente, ma questo significa anche ridurre l'utilizzo di energia elettrica e di acqua, e quindi risparmiare denaro."