Il succo d'uva previene i danni al Dna
Un recente studio condotto su modelli animali, afferma che la somministrazione di succo d'uva rossa biologica ha un effetto benefico sul controllo del danno ossidativo. Per arrivare a queste conclusioni ricercatori brasiliani dell'Universidade de Caxias do Sul e dell'Universidade Federal do Rio Grande hanno sottoposto a uno studio dei topi di sette mesi, poi suddivisi in tre gruppi: un primo gruppo a cui è stato somministrato il succo d'uva biologico, un secondo gruppo a cui è stato somministrato del succo d'uva convenzionale e un terzo gruppo di controllo. L'intento era di valutare il danno ossidativo provocato dal tetracloruro di carbonio (CCl4). Metà dei topi ha ricevuto il CCl4, e l'altra metà ha ricevuto il veicolo (olio vegetale).
Dai risultati è emerso a seguito della determinazione chimica analitica i livelli più elevati di composti fenolici totali, resveratrolo e catechine sono stati trovati nel succo d'uva rossa biologico. Si è osservato che in tutti i tessuti (strutture del cervello e fegato) e nel plasma, il trattamento con il CCl4 ha aumentato i livelli di perossidazione lipidica (LP).
Entrambi i succhi d'uva sono stati in grado di ridurre i livelli di LP nella corteccia cerebrale e nell'ippocampo, tuttavia, nel corpo striato e nella substantia nigra (sostanza nera di Sömmering) solo il succo d'uva biologica ha ridotto il livello di LP.
Il CCI4 è in grado di indurre danni al Dna principalmente nelle frequenze di classe 4 e 3, danno che era significativamente ridotto nei gruppi che hanno ricevuto entrambi i succhi d'uva rossa. Ciò significa che, comunque, entrambi i succhi d'uva hanno un'importante attività antigenotossica.