Una nuova rete per la ricerca in Emilia-Romagna

La Regione ha presentato il secondo programma per la Rete regionale per l´Alta tecnologia messo a punto con Aster, l’agenzia per l’innovazione dell’Emilia Romagna. Il programma prevede anche una riorganizzazione dei laboratori di ricerca finanziati, che passano da 27 a 14. Questo per creare strutture più solide e per meglio sviluppare un'offerta di ricerca integrata, in grado di rispondere alle domande di innovazione delle principali filiere del sistema produttivo regionale.

"La cosa più bella, il risultato più importante è che possiamo dire che è nata un po' da zero in Emilia-Romagna una vera e propria nuova impresa di ricerca, che conta sull'impegno di circa 1.000 ricercatori di cui 400 sono nuovi giovani ricercatori", afferma l'assessore Duccio Campagnoli. La Regione investirà, per il 2008-2009, 15 milioni di euro sulla rete per l’alta tecnologia perché considera essenziali queste tipologie di interventi: è anche così che si rende più competitiva l’economia regionale e si promuove l’innovazione di sistema.

I nuovi laboratori operano in questi ambiti: alta tecnologia meccanica, ambiente sviluppo sostenibile energia, scienze della vita e salute, agroalimentare, edilizia e materiali per le costruzioni. Di rilievo anche i Centri per l’innovazione, che spaziano dalle tematiche dell’innovazione organizzative e gestionale d’impresa a settori cruciali dell’economia (ambiente, agroindustria, meccanica).

Da rimarcare la presenza di un Centro specifico, per l’innovazione e la creazione di impresa, Innovami, con sede a Imola. Inoltre, nei Laboratori più importanti sono presenti significative imprese e organizzazioni imolesi: Sacmi, Montecatone Rehabilitation Institute, Con.Ami.