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Parma: delegazione in Marocco, per avviare l'Agropolo di Rabat

Un altro passo avanti verso l’Agropolo di Rabat, la cui realizzazione è al centro di un progetto che vede impegnate la Provincia di Parma, l’Università degli Studi di Parma, il Parco Scientifico e Tecnologico Parma Tecninnova e diverse aziende del territorio.

Nei giorni scorsi una delegazione parmense si è recata in Marocco per presentare ai partner marocchini la versione finale dello studio di fattibilità per la realizzazione del centro.

L’Agropolo, che avrà la funzione di promuovere e realizzare attività di sperimentazione e ricerca tecnico-scientifica in agricoltura e nel settore agro-industriale, sino a diventare una vetrina per la promozione e la commercializzazione dei prodotti agricoli marocchini e internazionali, verrà costruito all’interno di una grande città dell’agricoltura che sarà realizzata a 10 km dalla capitale del Marocco, su un’area di 230 ettari.

Il progetto è promosso dalle massime autorità di Rabat, in coerenza con le linee di sviluppo del Ministero dell’Agricoltura marocchino che sta attuando un significativo piano per il rilancio dell’agricoltura.

Con questo intervento le autorità marocchine intendono strategicamente attingere e contemporaneamente valorizzare sul loro territorio le competenze che il "sistema Parma" può esprimere sull’agroalimentare, per fare dell’Agropolo di Rabat un punto di riferimento di tutta l’Africa del Mediterraneo e Centrale.

"Scopo della missione – ha sottolineato il pro rettore dell’Università Sandro Cavirani - era confrontare il progetto di fattibilità messo a punto da Università e Parma Tecninnova, con i partners marocchini, che dopo molti mesi di lavoro è ormai giunto alla sua versione finale, per verificare le proposte lì contenute e poterle affinare sulla base dei bisogni emersi".

"La Provincia di Parma, in qualità di soggetto di coordinamento territoriale - ha detto il vice presidente Pier Luigi Ferrari - si impegna a favorire la realizzazione concreta del progetto anche dopo l’ultimazione dello studio di fattibilità, coinvolgendo tutti i soggetti locali utili a sviluppare concrete occasioni di business e di valorizzazione delle eccellenze che il territorio può offrire in tema di agroalimentare e di sicurezza e qualità alimentare".

Fonte: parmaok.it