FreshPlaza Italia ha raccolto il commento di Valter Monari, Direttore Consorzio Ciliegia di Vignola e Presidente del neonato Consorzio Ciliegie d'Italia relativamente alle previsioni per l'attuale campagna cerasicola italiana."A seguito delle gelate primaverili - spiega il Dott. Monari - le stime pronosticavano una perdita produttiva intorno al 20-30%, ma le continue precipitazioni piovose susseguitesi a partire dal 20-25 maggio hanno fatto il resto. Il prodotto danneggiato è ormai talmente tanto, che possiamo parlare, almeno per quanto riguarda la zona del Vignolese, di una perdita del 70-80%".
Nonostante la drastica diminuzione dei volumi disponibili sul mercato, i prezzi non stanno però premiando il prodotto. Come spiega infatti Monari: "La merce che viene inviata ai canali commerciali, avendo subito tante piogge, è spesso insoddisfacente dal punto di vista qualitativo, cosa che si riflette negativamente sui prezzi. Le uniche produzioni che si sono salvate sono state quelle Pugliesi - dove il raccolto sta terminando dopo 45 giorni di lavoro - grazie ad una minore incidenza delle piogge, ma per quanto riguarda anche le zone di Verona e Marostica, temo che le cifre non si discosteranno molto dalle nostre".
La situazione sta creando effetti a catena su tutto l'indotto della ciliegia, compresi commercianti, artigiani, trasportatori. "Anche se manca ancora una ventina di giorni alla fine delle operazioni di raccolta nella zona di Vignola - commenta Monari - non mi sento per nulla ottimista. Tra l'altro, le assicurazioni non coprono i danni da spaccatura".
Il vero rischio, secondo Monari, non è soltanto quello di perdere il mercato di quest'anno, ma di vedersi compromesso anche quello del 2009. "Chi dovrà oggi rifornirsi dai nostri concorrenti, come per esempio dalla Turchia, potrebbe essere motivato, una volta stretto un rapporto di collaborazione, a farlo anche in futuro".
Alla ricerca di soluzioni per la tutela di un prodotto di valore
La ciliegia italiana è un prodotto dalle caratteristiche superiori, come sottolinea Monari: "Garantisce residui inferiori alla norma e anzi a volte a livello zero. Il disciplinare di produzione della ciliegia tipica di Vignola esiste addirittura dal lontano 1965. Inoltre, la cerasicoltura italiana è un settore "virtuoso", perché non sfrutta la manodopera (come invece avviene in altri paesi)".
L'unica soluzione fattibile per tutelare una risorsa così preziosa è, secondo Monari, quella di avviare una forte campagna di investimenti nelle coperture anti-pioggia dei frutteti: "Fino a 12-13 anni fa neppure si pensava a un sistema di copertura. Io sono stato uno dei primi ad introdurlo, dopo averne studiate le applicazioni all'estero. Questo è un metodo che non presenta nessuna controindicazione e che anzi protegge le piante non soltanto dalle bizze del clima, ma anche dall'attacco di patogeni: non essendo infatti il prodotto soggetto a bagnatura diretta dalla pioggia, viene attaccato meno dalla Monilia".
Esempio di copertura dei ciliegeti
"Al momento - conclude Monari - siamo riusciti a realizzare dai nostri produttori tra i 30 e i 40 ettari di ciliegeti coperti. Ma si tratta ancora di una goccia nell'oceano. Le superfici da coprire sono infatti almeno dieci volte più estese. Ci appelliamo perciò a chiunque, investitore pubblico o privato, italiano o straniero, voglia finanziarci nella realizzazione di queste infrastrutture, ormai necessarie e non più rimandabili nel tempo".
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Consorzio della Ciliegia della Susina e della Frutta Tipica di Vignola
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