Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

La patata: un elemento sano e nutriente della dieta mediterranea

La patata è un tubero commestibile, tra i protagonisti delle nostre tavole e della nostra dieta mediterranea. Dal punto di vista nutrizionale le patate sono conosciute principalmente per l’alto contenuto in carboidrati, presenti principalmente sotto forma di amidi.

Il contenuto di fibre di una patata con buccia (2 g) è pari al contenuto di fibre del pane integrale, della pasta e dei cereali. Rispetto al pane, contengono una discreta quantità di vitamina B (oramai scarsa nelle farine troppo raffinate) e C (15-25 mg per ogni 100 g) che le rende nei Paesi Nordici la fonte principale di questa vitamina. Il potassio le rende inoltre un ottimo alleato contro l'ipertensione. Le sostanze nutritive, presenti sia nella buccia che nella polpa, possono tuttavia alterarsi con la cottura.

Esistono diversi tipi di patate, tra cui:
- Patata a buccia rossa, caratterizzata dalla polpa soda e dal basso contenuto di amido. E’ perfetta per le cotture intense quali cartoccio, forno e frittura.
- Patata a pasta bianca, dalla polpa farinosa che si rompe durante la cottura. E’ indicata per crocchette e gnocchi.
- Patata novella, piccola e con la buccia sottile. Va bollita con la buccia, altrimenti si disfa completamente.
- Patata a pasta gialla, dalla polpa compatta il cui colore deriva dalla presenza dei caroteni. E’ usata per svariati usi.

Infine, bisogna sfatare il mito che le patate siano nemiche della linea: nonostante la presenza di amido, queste sono prive di colesterolo.

Ciò che fa diventare le patate ipercaloriche è il tipo di cottura e l’utilizzo di condimenti. Basti ricordare che 100 g di patatine fritte contengono 188 kcal, che diventano 537 nel caso di quelle confezionate. Al contrario 100 g di patate lessate con poco sale forniscono appena 71 kcal, contro le 260 prodotte dalle stessa quantità di pane bianco comune, di cui rappresentano una valida alternativa.

Fonte: blogscienze.com