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De Ruiter Sementi: il futuro della coltivazione di pomodori e ortaggi sta nell′uso di portainnesti



Un'illuminante presentazione si è svolta lo scorso venerdi presso la sede del COPLA (Consorzio OrtoFloroFrutticolo della provincia di Latina). Rocco Parisella della De Ruiter Sementi (nella foto sopra, a destra), in veste di relatore, ha illustrato ai soci le novità in tema di nuove selezioni varietali, concludendo la relazione con un approfondimento sulla vera rivoluzione che si sta affacciando anche nel settore orticolo italiano: l'uso dei portainnesti.

La tecnica del portainnesto è già largamente praticata in altri paesi; ad esempio in Olanda il pomodoro innestato rappresenta il 95% del totale. Anche in Italia, la coltivazione per innesto rappresenta oggi la risposta più adeguata e convincente rispetto alle problematiche che scaturiscono dalle recenti revisioni legislative circa l'uso di alcune sostanze che un tempo erano largamente impiegate per la geodisinfestazione, cioè per la sterilizzazione dei terreni prima di un nuovo trapianto.

Geodisinfestazione e problemi delle radici
Il bromuro di metile è già fuorilegge, mentre per il 1,3-dichloropropene (DD - Telone) l'uso sarà consentito solo fino a marzo 2009; in discussione sono anche altri geodisinfestanti, come Vapam, Basamid e Metham potassio. Il metodo della solarizzazione, infine, è poco efficace sui nematodi e comporta la sospensione delle attività produttive per lungo tempo, oltre al fatto di poter essere effettuato soltanto in estate.

Un terreno non disinfestato costituisce un rischio per le piante, che possono sviluppare varie tipologie di problemi radicali, come radice suberosa, fusarium, verticillium o nematodi. "Da qualche tempo - afferma Rocco Parisella - si sta anche diffondendo una malattia - dovuta alla Phytophtora Nicotianae (vedi foto qui sotto) - che provoca il collasso dei frutti poco prima della raccolta." Quale soluzione adottare dunque?

Una serra sperimentale. Sulla sinistra, piante completamente collassate a causa di Phytophtora Nicotianae. Sulla destra, le piante innestate appaiono invece rigogliose.


La De Ruiter Sementi ha creato allo scopo alcuni portainnesti che superano tutte le problematiche e le patologie viste prima, oltre ad apportare alcuni vantaggi non indifferenti in termini di contenimento dei costi di produzione e di aumentata resa delle piante.

Portainnesti Beaufort e Maxifort
I portainnesti De Ruiter denominati Beaufort e Maxifort sono entrambi resistenti a Fusariosi, Verticillosi, ToMV, Radice suberosa e Nematodi. La differenza tra i due portainnesti è essenzialmente quella connessa alla vigoria che essi conferiscono alle piante innestate: Maxifort è quello che offre la vigoria maggiore e pertanto ne è consigliato l'utilizzo su terreni salati e per la coltivazione fuori terra. "In tutti gli altri casi - spiega Rocco Parisella - come per esempio per trapianti invernali o su terreni azotati consigliamo l'impiego del portainnesto Beaufort."

Entrambi i portainnesti offrono al produttore vantaggi ulteriori, primo tra tutti il risparmio in termini di irrigazione e concimazione, necessitando le piante innestate di minori quantitativi di acqua e di fertilizzanti. Inoltre la produttività risulta aumentata di circa il 60-70%, con frutti di maggiore pezzatura e possibilità di fare cicli lunghi di produzione. De Ruiter consiglia di trapiantare le piante innestate a distanze doppie tra una pianta e l'altra rispetto al solito (ad esempio 80 cm invece di 40).

Portainnesto Unifort
Le resistenze sopra menzionate, di cui Beaufort e Maxifort sono dotati, non sono però assolute, come precisa Rocco Parisella: "Finché il terreno rimane ad una temperatura inferiore ai 30°C, la radice del portainnesto è virtualmente inattaccabile da qualsiasi problematica, ma all'aumento delle temperature i nematodi tendono ad attaccare anche i portainnesti." In risposta a questa eventualità, De Ruiter presenta una novità assoluta: il portainnesto Unifort, l'unico resistente ai nematodi, oltre che a tutte le altre tipologie di problemi della radice.

Unifort: ottimo controllo sui nematodi anche in estate. La radice di Unifort (sulla sinistra) appare perfettamente sana. Sulla destra, invece, una radice estratta dallo stesso terreno appare rovinata dall'attacco dei nematodi.



Per maggiori informazioni:
De Ruiter Sementi
Via Mortacino snc
04019 Terracina (LT)
Italy
Tel.: +39 0773 730027
Fax +39 0773 764364
Jan Leune - Direttore Italia