Nuova Zelanda: il meglio del kiwi sta in quel che si butta

Molte ricerche sottolineano gli effetti benefici derivanti dal consumo di kiwi, ma sfortunatamente pare che il maggior potenziale salutare di questi frutti rimanga proprio nella parte del kiwi che viene scartata dal nostro organismo, in quanto non assimilabile: i semi.

Una nuova compagnia neozelandese denominata Kiwifruit Extract Ventures Ltd (KEVL), con sede ad Auckland, ha mostrato al mercato le potenzialità commerciali del tesoro nascosto dei kiwi. Fondata nel 2006 da David Lowry e Simon Spratt, la KEVL si è rapidamente conquistata una fama di innovatrice sul panorama mondiale.

"Il nostro primo prodotto è stato un olio estratto dai semi di kiwi, che contiene la maggior fonte naturale di Omega-3 - spiega David Lowry, presidente e direttore esecutivo di KEVL - Si tratta di un prodotto eccezionale, impiegato dai produttori di cosmetici in Europa e negli Stati Uniti. Ne abbiamo appena venduto 500 chili ad una ben nota compagnia francese, con la quale avvieremo una duratura collaborazione."

L'estrazione dell'olio di kiwi rappresenta una delle principali fonti di guadagno per la KEVL: "Abbiamo scoperto un eccezionale potere antiossidante nelle parti indigeribili del kiwi - dice l'amministratore delegato Simon Spratt - più potente di quello contenuto nel the verde o in altri ingredienti attualmente disponibili sul mercato. L'estratto di kiwi ha dimostrato di avere un effetto eccezionalmente benefico per la salute della pelle: ne migliora l'aspetto, riduce le piccole rughe, fa scomparire le occhiaie."

Recenti indagini di mercato hanno mostrato che il tasso di crescita degli ingredienti anti-età è pari al 10-15% all'anno, con particolare crescita, nei prossimi cinque anni, della domanda da parte del mercato europeo.

Fonte: scoop.co.nz