Il British Potato Council fornisce ai produttori di patate un software per la gestione dei costi
Il software, di facile utilizzo, consente al produttore di organizzare i costi aziendali in maniera molto semplice: l’utente può inserire i costi, voce per voce, all’interno del modello di calcolo. I dati possono essere inseriti manualmente oppure calcolati automaticamente dal programma in base alle dimensioni dell’azienda.
Appena il CD viene avviato, l’utente può scegliere la sua tipologia di azienda: 40 ettari, tra i 41 e i 100 oppure oltre i 101 ettari. A quel punto si forniscono al programma i dati relativi alle varie sezioni, tipo coltivazione di patate da industria, da seme, da consumo fresco. Il programma confronta e parametrizza i costi aziendali con quelli medi dell’industria pataticola ed evidenzia in verde le voci di spesa che sono in linea con il mercato, mentre sottolinea in arancione le voci di costo che richiedono attenzione e in rosso quelle che appaiono critiche.
Phil Bradshaw del BPC spiega: “Questo strumento consente ai produttori di fare in proprio e con la massima discrezione dei confronti e dei paragoni con quello che si fa in altre aziende simili alla loro o con la media generale del settore, sia con riferimento ai costi di produzione sia alle performances aziendali, quelle minime, massime e il top, rappresentato dal 25%. Attraverso una migliore comprensione dei costi, i produttori possono identificare i propri punti di forza e di debolezza, aumentando così l’efficienza e il rendimento generale d’impresa.”
Un’altra opzione molto utile di questo software è quella di poter simulare anche diversi scenari e valutare così l’efficienza della gestione dei costi anche in presenza di variazioni su singole o più voci.
Fonte: farminguk.com