Negli ultimi anni, è diventato più difficile produrre la frutta rispetto che venderla: proteggere i frutteti con impianti multifunzionali è quasi obbligatorio. Ma occorre investire in maniera ponderata. È uno dei concetti emersi venerdì 30 maggio 2025 nel convegno "Produrre oggi è una sfida climatica e tecnologica" organizzato da Romagna Impianti a Imola (Bologna) nell'ambito della manifestazione "Romagna in Campo".
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it
"Se si fa qualità, vale a dire buon calibro e buon sapore - ha esordito Elena Littamè di iGreen System - il prezzo in genere non manca. Ma negli ultimi anni abbiamo assistito a perdite ingenti di volumi, a causa degli eventi meteo estremi".
"La mancanza di ore di freddo incide sulla produttività - gli ha fatto eco Matteo Ferrari di Fruit Net System - per questo occorre scegliere le varietà giuste per ogni areale e adottare tecniche agronomiche adeguate, abbinate ai giusti portinnesti. Al giorno d'oggi, per realizzare un impianto frutticolo non si può lasciare nulla al caso, ma tutto va ponderato".
È stato poi affrontato il tema dell'uso di materiale di recupero per realizzare nuovi impianti di protezione. Roberto Innocenti, direttore commerciale di Romagna Impianti, ha affermato che "risparmiare qualcosa sul momento, riutilizzando vecchi materiali, può portare a gravi conseguenze successivamente. È un autogol, specie alla luce degli eventi estremi a cui si assiste ultimamente".
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Sulla stessa lunghezza d'onda Andrea Rossi, responsabile nazionale impiantistica del CAI, Consorzi Agrari d'Italia: "Oggi progettiamo e mettiamo in opera impianti multifunzionali contro grandine, insetti, pioggia e vento. La tecnologia ha fatto incredibili passi in avanti e pensare di riutilizzare materiali di 25 anni fa mi fa sorridere, perché gli aventi estremi a cui questi impianti sono sottoposti oggi non sono quelli di 20 anni fa. Servono materiali performanti, resistenti e il tutto va progettato con lungimiranza. Occorre stare alla larga dagli impiantisti che oggi ci sono e domani chissà... Noi siamo sempre presenti sul territorio, in tutta Italia".
Giuseppe Netti di Arrigoni ha spiegato come "le reti di protezione rientrano a pieno titolo nell'ambito della multifunzionalità. Abbiamo visto che alcuni agrotessili possono aiutare le piante a soddisfare il fabbisogno in freddo, mentre altri aiutano nel mantenere la temperatura in caso di brinate. Ogni situazione è diversa e noi costruiamo un 'vestito su misura' a seconda delle esigenze delle aziende".
Nicola Costa di Comavit ha precisato che "negli ultimi 10 anni, le tecnologie e i materiali per costruire i pali si sono evoluti in maniera esponenziale, ma in futuro ci saranno ulteriori cambiamenti".
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