Mercoledì 28 maggio, la Corte per il commercio internazionale degli Stati Uniti ha emesso una sentenza che annulla i dazi imposti dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla maggior parte dei Paesi del mondo. Solo il giorno dopo, la Corte d'appello del circuito federale degli Stati Uniti ha sospeso tale ordinanza. Cosa significa tutto questo per il dinamico mondo della logistica ortofrutticola?
"È troppo presto per dirlo", afferma Jim Provost, fondatore di I Love Produce, aggiungendo che, qualora i dazi venissero effettivamente eliminati, l'impatto non sarebbe così significativo, visto che colpiscono tutti i Paesi allo stesso modo. "La battaglia è ancora lunga".
Annabell Vidal di dVida è consapevole della situazione incerta riguardo ai dazi. "Poiché i negoziati sono ancora in corso e la decisione non è definitiva, dobbiamo tenere conto dell'effetto dei dazi sui prezzi, soprattutto considerando che i tempi di transito dei prodotti variano dai 7 ai 25 giorni".
Provost ritiene che, nel settore ortofrutticolo, i dazi siano destinati a restare, in una forma o nell'altra. "Anche se l'amministrazione Trump dovesse perdere questa battaglia, dispone di altri canali per applicare i dazi".
Con le decisioni sui dazi in continua evoluzione, produttori e spedizionieri di prodotti ortofrutticoli sembrano muoversi con prudenza. Dopo il "Liberation Day" del 2 aprile, quando Trump ha annunciato i dazi doganali, I Love Produce ha modificato la propria strategia, per poi rendersi conto che la situazione era nuovamente cambiata. "Abbiamo imparato la lezione. Questa volta e in futuro adotteremo un approccio attendista", afferma Provost.
Cosa implicano le sentenze
Per il presidente di Freska Produce International, Gary Clevenger, la decisione iniziale di sospendere la sentenza comporta implicazioni significative per le sue attività e per l'industria ortofrutticola in generale. "Per noi significa una potenziale stabilizzazione dei costi di importazione, che ci consente di mantenere prezzi competitivi per i nostri clienti", sostiene Clavenger.
© Donald Trump
Il presidente Trump ha annunciato i dazi il 2 aprile.
Per Consalo Family Farms, qualora questa sentenza venisse confermata, potrebbe eliminare dazi del 10-30% attualmente applicati ai suoi programmi per gli agrumi estivi. "Ciò ridurrebbe significativamente la pressione sui costi per gli importatori e fornirebbe il necessario sollievo all'industria ortofrutticola", afferma Casey Kio, vicepresidente esecutivo per le attività internazionali della Consalo Family Farms. "È importante sottolineare che, durante la finestra temporale da giugno a settembre, le importazioni di agrumi dai Paesi dell'emisfero sud non entrano in competizione con la produzione nazionale, rappresentando quindi un complemento strategico alla filiera degli Stati Uniti, non una minaccia".
A sua volta, la conferma della sentenza di blocco dei dazi contribuirebbe a stabilizzare i prezzi di queste importazioni, garantirebbe una fornitura costante per i consumatori e supporterebbe i consolidati rapporti commerciali internazionali. "Nel complesso, questa decisione rappresenterebbe un passo avanti verso una politica commerciale più equilibrata, sottolineando l'importanza di allineare i dazi alle realtà stagionali e di mercato", sostiene Kio.
Per il momento, questa situazione instabile non fa che alimentare l'incertezza sul futuro a lungo termine dei dazi. "Di conseguenza, pur mantenendo un cauto ottimismo, rimaniamo vigili e pronti ad adattarci a qualsiasi futuro cambiamento nella politica commerciale", aggiunge Clevenger.
Cosa vuole il settore
In definitiva, quello che Kio auspica è un approccio più articolato al commercio, che vada a vantaggio di tutti gli stakeholder. "L'amministrazione dovrebbe considerare le dinamiche competitive tra prodotti nazionali e importati, in particolare i tempi e la disponibilità regionale di prodotti ortofrutticoli, per garantire che eventuali dazi futuri vengano applicati in modo da sostenere, anziché ostacolare, il settore agricolo statunitense", afferma Kio.
Al contempo, la rimozione dei dazi consentirebbe all'azienda di rivedere le proprie strategie di prezzo. "Tuttavia, il ritorno ai prezzi pre-dazi non è un processo immediato. Fattori come le scorte esistenti acquistate a costi più elevati, gli obblighi contrattuali e le considerazioni logistiche richiedono un approccio ponderato. Ci impegniamo a collaborare strettamente con i nostri partner per garantire che eventuali adeguamenti dei prezzi vengano implementati in modo responsabile e trasparente", sottolinea Clevenger.
Alla dVida, si è rivelato fondamentale mantenere registri contabili dettagliati e precisi che documentino chiaramente le date di entrata in vigore delle normative sui dazi e quelle di effettuazione degli ordini da parte dei clienti. Vidal spiega: "Questo ci consente di allineare correttamente i dazi, garantendo sia la conformità alle modifiche normative sia l'applicazione equa e coerente dei costi lungo tutta la nostra catena di fornitura. Nel settore ortofrutticolo, dove i margini sono ridotti e la tempistica è cruciale, anche piccole modifiche alle politiche sui dazi possono avere un impatto significativo sulle strategie di prezzo e di approvvigionamento".
In ogni caso, l'implementazione dei dazi ha già avuto un impatto significativo sulle attività della sua azienda. Oltre ad aver aumentato la struttura complessiva dei costi e ridotto la disponibilità di prodotti per il mercato statunitense, i dazi hanno esercitato una pressione aggiuntiva sul capitale circolante, richiedendo pagamenti anticipati maggiori prima ancora che vengano finalizzate le vendite. "Inoltre, abbiamo dovuto allocare risorse aggiuntive e assumere personale per gestire i complessi processi, la documentazione e le procedure di conformità associate a queste nuove strutture di costi e pagamenti. Tornare ai prezzi pre-dazi non è semplice come premere un interruttore: richiede un'attenta ricalibrazione dei nostri modelli di prezzo, degli accordi con i fornitori e dei flussi di lavoro interni per garantire l'allineamento con il nuovo scenario commerciale".
Per maggiori informazioni:
Jim Provost
I Love Produce, LLC
www.iLoveProduce.com
Gary Clevenger
Freska Produce International, LLC
www.freskaproduce.com
Annabell Vidal
dVida
www.dvidaco.com
Casey Kio
Consalo Family Farms
www.consalofamilyfarms.com