Nel mondo dell'imballaggio ecocompatibile, il film in cellulosa sta rivoluzionando il settore. Stefano Occhipinti Amato, esperto di packaging sostenibile, racconta infatti come questo materiale stia ridefinendo gli standard di qualità e rispetto ambientale.
"Il film in cellulosa - dice l'esperto - è un materiale naturale e biodegradabile, prodotto a partire da fonti rinnovabili come il legno proveniente da foreste gestite responsabilmente. Si sta affermando come un'alternativa concreta alla plastica tradizionale, perché unisce elevate performance tecniche a un profilo ambientale molto positivo. È compostabile, rispetta le normative più stringenti e si decompone in tempi molto brevi, riducendo drasticamente l'impatto ambientale".
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"Una delle qualità più apprezzate è l'elevata trasparenza - aggiunge Occhipinti Amato - che consente di valorizzare al meglio i prodotti confezionati. Inoltre, il materiale presenta una superficie liscia e uniforme, ottima per l'adesione durante la lavorazione industriale, e garantisce una buona resistenza meccanica. È anche resistente all'umidità e alle variazioni di temperatura, rendendolo estremamente versatile per vari settori, dall'alimentare al farmaceutico".
Con riguardo al modo in cui si integra con le tecnologie di confezionamento, come il flow pack, l'esperto spiega: "Il formato in bobine per flow pack rappresenta una combinazione perfetta tra sostenibilità ed efficienza produttiva. Questo tipo di confezionamento consente sigillature ermetiche e precise, ideali per proteggere i prodotti da umidità, aria e contaminanti. Inoltre, permette un confezionamento veloce, riducendo gli sprechi di materiale e ottimizzando i tempi di produzione. La Gistel Plast inoltre possiede le certificazioni per poter stampare il film anche in quadricomia, preservandone le caratteristiche".
Stefano Occhipinti Amato
"I vantaggi per le aziende che decidono di adottare questa soluzione - spiega l'esperto - sono molteplici: in primis dal punto di vista ambientale e poi anche dal punto di vista tecnico, perché si ottiene una barriera efficace e prestazioni affidabili in termini di protezione del prodotto. Il tutto senza compromettere la qualità e con un valore aggiunto molto importante: la sostenibilità".
Sui settori in cui il film in cellulosa sta trovando largo impiego, Stefano Occhipinti Amato dice: "Viene ampiamente usato in particolare nel confezionamento di ortofrutta fresca e secca. Ma stiamo vedendo un interesse crescente anche da parte di aziende cosmetiche e farmaceutiche. Con l'aumento della sensibilità ambientale e le normative europee sempre più severe, credo che questo materiale sia destinato a diventare uno standard di riferimento nel packaging".
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"Siamo solo all'inizio di un cambiamento che sarà radicale. Le aziende stanno comprendendo che la sostenibilità non è più un'opzione, ma una necessità. Il film in cellulosa e materiali simili rappresentano una risposta concreta a questa sfida. Credo che nei prossimi anni vedremo un'adozione su larga scala di soluzioni ecocompatibili, in grado di coniugare innovazione, funzionalità e rispetto per l'ambiente".
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