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L'ultimo stato di emergenza dell'Ecuador non influenza le esportazioni di banane e frutta esotica

L'ultimo stato di emergenza dichiarato dal Presidente dell'Ecuador, Daniel Noboa, in sette Stati e parte di una provincia, non ha avuto alcun impatto sulle esportazioni di banane e frutta esotica del Paese. Molti nel settore delle banane hanno confermato che "se non altro, lo stato di emergenza sta rendendo l'industria delle banane più sicura, dal momento che il governo sta affrontando il problema della criminalità dilagante".


Il Presidente dell'Ecuador Daniel Noboa con le forze di sicurezza. Foto: Ecuador Government Bulletin

Mercoledì 22 maggio 2024, in seguito all'uccisione di una guardia carceraria, è stato dichiarato lo stato di emergenza che durerà 60 giorni, proprio mentre il Paese votava per un referendum promosso dal Presidente Noboa, sulle misure per combattere le bande criminali e per tenere sotto controllo la situazione della sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati numerosi omicidi in sette delle 24 province dell'Ecuador. A gennaio, il Presidente Noboa ha dichiarato lo "stato di conflitto armato interno" e ha schierato l'esercito. Ciò è avvenuto dopo l'evasione dal carcere di un capo banda che ha scatenato una serie di eventi violenti, con bande criminali che hanno iniziato a commettere atti di violenza in molte città prendendo il controllo di una trasmissione televisiva in diretta, uccidendo diverse persone e tenendo in ostaggio le guardie carcerarie. Ciò ha portato il Presidente Noboa a dichiarare le bande criminali delle organizzazioni terroristiche. Si ritiene che queste bande criminali siano coinvolte nel traffico di droga da altri Paesi del Sud America e che si siano stabiliti in Ecuador, un Paese che è sempre stato considerato pacifico.

Sebbene il precedente stato di emergenza abbia contribuito a fermare l'ondata di attacchi violenti, i rapimenti e le estorsioni sono continuati. Alcune delle province interessate dallo stato di emergenza sono grandi aree di coltivazione di banane e frutta esotica. Le aree colpite sono le province di Guayas, El Oro, Santa Elena, Manabi, Sucumbios, Orellana e Los Rios, nonché un'area della provincia di Azuay.

Nell'attuale clima e nella lotta in corso in Ecuador, si ha timore di ritorsioni e di esporsi pubblicamente. Molti operatori del settore dell'ortofrutta del Paese sono cauti nel rilasciare commenti. L'organizzazione del settore bananicolo dell'Ecuador ha dichiarato: "Lo stato di emergenza non influisce. Al contrario, ci dà più sicurezza".

Un coltivatore ed esportatore di frutta esotica dell'Ecuador ha osservato: "La dichiarazione dello stato di emergenza non influisce in alcun modo sulle esportazioni, piuttosto rafforza i controlli e aiuta a rendere la catena di produzione più sicura perché la presenza di forze militari per le strade impedisce l'attività criminale. L'attenzione del governo sulle province durante lo stato di emergenza fa parte dell'impegno per liberare il Paese dal crimine e dà maggiore sicurezza, perché la catena produttiva non si ferma, ma viene gestita in modo migliore e più protettivo".

Un'altra fonte dell'industria delle banane ha osservato: "Le esportazioni in Ecuador sono l'unica catena a cui non vengono imposte limitazioni e non è influenzata dallo stato di emergenza".

Il governo ecuadoriano combatte il "narcoterrorismo"
Secondo un recente bollettino (Bollettino n. 227) emesso dal governo ecuadoriano a nome del Presidente Noboa, si sollecita una cooperazione globale nella lotta contro il narcoterrorismo e nell'affrontare le sfide politiche interne. "Non è un problema di un singolo Paese, l'intera regione è coinvolta nel traffico di droga e nella violenza. Parte di questa violenza si vede già in Europa". Il Presidente dell'Ecuador ha rivolto questo appello ai leader europei in un recente viaggio, come parte di un "appello globale a unire le forze contro questo flagello e promuovere una lotta mondiale".

Nel bollettino, Noboa precisa che il 40% della droga che lascia l'Ecuador viene distribuita negli Stati Uniti, un altro 40% in Europa e il restante 20% tra Medio Oriente, Russia e Asia. Di conseguenza, si sottolinea l'importanza di attuare misure concrete e fondamentali, come il controllo delle frontiere. "L'Ecuador presta particolare attenzione a queste aree, soprattutto dalla provincia di El Oro al Perù, a causa dei problemi di violenza in questa zona e della migrazione irregolare, con il rischio di traffico di esseri umani, attività criminali che sfruttano le stesse rotte del traffico di droga".

Data di pubblicazione: