Dopo vari tentativi protrattisi per anni, finalmente nel pomeriggio di venerdì 22 marzo 2024, è stato costituito il Consorzio Ciliegia di Bracigliano Igp. Il tutto è avvenuto con il fondamentale sostegno operativo e finanziario del GAL "Terra è Vita" e il supporto di Confagricoltura Salerno. Alla presenza di un notaio, rappresentanti di 14 aziende (inclusi produttori e conferitori) hanno dato ufficialità a un significativo strumento per la valorizzazione e la protezione di un prodotto tipico campano. A riportare la news è ansa.it.
"Erano anni che si attendeva un riconoscimento per la ciliegia di Bracigliano, che nel secolo scorso era una vera e propria forza economica del territorio. Avere ottenuto il riconoscimento Igp (cfr. FreshPlaza del 31/01/2023) e aver costituito il Consorzio è un primo passo importante. Ora avvieremo e daremo vita a tutte quelle iniziative che possono valorizzare e promuovere il nostro tesoro rosso", ha dichiarato Francesco Albano, neo presidente del Consorzio e giovane titolare di una azienda del settore.
"In seguito alla costituzione del Consorzio, verrà inviata la documentazione al Ministero dell'agricoltura (Masaf) per il suo riconoscimento. Al contempo, verranno invitate le aziende dell'areale a certificarsi e ad aderire, per far sì che non diventi un club esclusivo, ma che il Consorzio lavori nel solo e unico scopo di sostenere i produttori", ha aggiunto Francesco Gioia, presidente del Gal "Terra è vita".
Alcuni dati sulla Ciliegia di Bracigliano Igp
Il disciplinare della "Ciliegia di Bracigliano Igp" delimita la sua area di produzione a specifiche zone, includendo comuni situati nelle province di Salerno (quali Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava de' Tirreni, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano, Roccapiemonte, Siano) e Avellino (Contrada, Forino, Montoro, Moschiano).
Le ultime informazioni fornite dal GAL "Terra è Vita" evidenziano che, nell'area destinata alla produzione della ciliegia di Bracigliano Ipg, operano 420 aziende agricole, oltre a diverse attività di commercializzazione. Queste aziende gestiscono un'area totale di 135,42 ettari dedicati alla coltivazione di tale prodotto, generando una produzione annuale che si aggira intorno alle 1.000 tonnellate.